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ZURIGOLegionellosi, galeotto fu l'autolavaggio

09.12.19 - 14:34
Tre uomini che hanno contratto l'infezione nel 2018 avevano lavato l'auto nello stesso impianto, poi rivelatosi contaminato
Depositphotos (archivio)
Legionellosi, galeotto fu l'autolavaggio
Tre uomini che hanno contratto l'infezione nel 2018 avevano lavato l'auto nello stesso impianto, poi rivelatosi contaminato

BERNA - Per la prima volta in Svizzera, casi di legionellosi sembrano legati a un autolavaggio, indica oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) nell'ultima edizione del suo bollettino, che evidenzia un sensibile aumento delle infezioni negli ultimi dieci anni.

La legionellosi, anche denominata malattia del legionario, è una grave infezione polmonare causata da batteri del genere Legionella. Questi agenti patogeni, naturalmente presenti in ambienti acquatici e umidi, proliferano particolarmente bene in sistemi idrici in cui l'acqua non si rinnova costantemente e la cui temperatura oscilla tra 25 e 45 gradi centigradi (acquedotti, rubinetti, soffioni della doccia, vasche idromassaggio, installazioni di trattamento dell'aria).

La legionellosi viene trasmessa tramite l'inalazione di goccioline d'acqua (aerosol) contaminate. La trasmissione da persona a persona, pur essendo possibile, è estremamente rara.

Il bollettino dell'UFSP rivela che tre uomini, di 38, 58 e 77 anni, tutti passati a lavare l'automobile nello stesso impianto del canton Zurigo nella tarda estate dello scorso anno si sono ritrovati all'ospedale con la malattia. Il locale Laboratorio cantonale, ente incaricato dell'esecuzione della legislazione federale sulle derrate alimentari e i cosiddetti oggetti d'uso, ha effettivamente riscontrato una «contaminazione massiccia» e ordinato le necessarie misure di disinfezione, che si sono rivelate adeguate.

La contaminazione dei tre automobilisti nell'impianto pare «plausibile», ma altre fonti d'infezione non possono essere escluse. L'UFSP raccomanda alle competenti autorità di tenere in maggiore conto il rischio potenzialmente derivante da fonti finora sottovalutate come appunto gli autolavaggi.

Infezioni da batteri provenienti da questi impianti sono già state segnalate in altri Stati come Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Australia.

Individuare la fonte dell'infezione è difficile e solo raramente è possibile mettere in relazione più casi di malattia con una singola sorgente batterica.

La rivista dell'UFSP indica pure che l'incidenza della malattia del legionario è sensibilmente aumentata negli ultimi anni: nel 2018 sono stati censiti oltre 500 casi contro oltre 200 nel 2008.

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