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SVIZZERALo stato ha scoperto i proprietari di cani

28.11.19 - 07:46
Gli introiti della tassa sui cani sono aumentati di oltre il 50% in dieci anni
Depositphotos (NatashaFedorova)
Lo stato ha scoperto i proprietari di cani
Gli introiti della tassa sui cani sono aumentati di oltre il 50% in dieci anni

BERNA - Il servizio di confronto internet comparis.ch ha analizzato la tassa sui cani nei capoluoghi dei cantoni e nelle maggiori città della Svizzera. I risultati mostrano differenze enormi. La tassa sul primo cane varia dai 70 franchi di Bellinzona ai 200 franchi di Uster. Ma in termini di generosità nei confronti dei proprietari di cani non brillano neanche Winterthur, Zurigo e Glarona. 

«Evidentemente alcuni comuni cercano di controllare la popolazione canina con una tassazione progressiva sui cani. Spesso applicano una tariffa doppia sul secondo cane», osserva Leo Hug, esperto di finanze presso Comparis. La situazione è particolarmente infelice a Basilea: per il secondo cane, il comune chiede 320 franchi. L’unico capoluogo che ha introdotto un ulteriore balzello per il terzo cane è Ginevra, dove il primo cane costa 107 franchi all’anno, il secondo 147 e il terzo 207 (più 5 franchi ciascuno per spese varie). 

Esente dalle tasse la maggior parte dei cani con compiti speciali - L’imposta non riguarda comunque tutti i cani. Di norma sono esentati i cani antivalanga e i cani da catastrofe, così come i cani di servizio e quelli che accompagnano i disabili. Molti comuni prevedono agevolazioni per i cani da guardia delle fattorie. Lucerna, ad esempio, offre uno sconto per i cani che proteggono le case isolate. 

Forte aumento delle entrate fiscali - Negli ultimi anni, il fisco ha decisamente stretto la morsa sui proprietari di cani. Nel 2017, cantoni e comuni hanno incassato 50,5 milioni di franchi tramite l’imposta sui cani. Dieci anni prima la cifra era di appena 33,2 milioni di franchi. Si tratta perciò di un aumento del 52%. «Questo non può dipendere dal numero dei cani, poiché nello stesso arco di tempo la popolazione canina è cresciuta solo del 12%, arrivando così a un totale di 551’000 cani. Il carico aggiuntivo imposto da comuni e cantoni ai possessori di cani negli ultimi dieci anni è esagerato», afferma l’esperto di Comparis.

Nel contesto delle rispettive linee guida cantonali, i comuni possono applicare imposte sui cani, le quali vengono in parte utilizzate per lo smaltimento separato degli escrementi canini, pratica ormai comune da vent’anni. Possono tuttavia servire anche per scopi che con i cani non hanno nulla a che vedere. I comuni devono poi versare ai cantoni una parte degli introiti derivanti da questa tassa, che nel 2017 è stata pari a 10,1 milioni di franchi o al 20%. Sfortunatamente non sono disponibili dati più recenti.

Nel Giura la più alta densità di cani - Che effetto hanno queste tasse sulla densità della popolazione canina? Il canton Basilea Città è all’ultimo posto per quanto riguarda la concentrazione di cani, con un animale ogni 38,4 persone, e ha una tassa sui cani relativamente alta. Anche il canton Zurigo impone tasse elevate per i possessori di cani e presenta una densità canina relativamente bassa di uno ogni 25,3 abitanti.   

Una simile proporzione uomo/cane si registra a Nidvaldo (25,5) e Zugo (25,9), ma in questi cantoni le tasse sui cani sono in media più basse. Anche nel canton Uri sono relativamente pochi i cani, uno ogni 22,6 persone, nonostante una tassazione tra le più modeste. «L’amore per i cani sembra seguire altre leggi al di là del regime fiscale», conclude Hug. A dimostrare il massimo dell’affetto per i fedeli compagni a quattro zampe è il Canton Giura, con un cane ogni 7,8 abitanti.

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