Cerca e trova immobili

SVIZZERABocciata l'estradizione, ma resterà in cella a Sion

22.11.19 - 17:02
L'uomo, cittadino cinese, è stato arrestato in Svizzera a giugno. È nel mirino del Dipartimento di giustizia americano
Depositphotos (archivio)
L'uomo ha acquistato su eBay un apparecchio per la visione notturna, un laser accecante, un dispositivo di puntamento e un parafiamma.
L'uomo ha acquistato su eBay un apparecchio per la visione notturna, un laser accecante, un dispositivo di puntamento e un parafiamma.
Bocciata l'estradizione, ma resterà in cella a Sion
L'uomo, cittadino cinese, è stato arrestato in Svizzera a giugno. È nel mirino del Dipartimento di giustizia americano

SION / BELLINZONA - Un cittadino cinese arrestato in Svizzera a metà giugno rimarrà in prigione a Sion malgrado la bocciatura della richiesta di estradizione avanzata dagli Stati Uniti da parte del Tribunale penale federale (TPF). Il Tribunale federale (TF) ha infatti accolto la richiesta di provvedimento superprovvisionale dell'Ufficio federale di giustizia (UFG).

Quest'ultimo si era opposto alla decisione del TPF nel timore che il cinese, domiciliato a Hong Kong, rimpatriasse una volta liberato. Così non sarebbe più possibile consegnarlo agli USA se l'UFG dovesse alla fine ottenere ragione davanti alla corte suprema.

Il Dipartimento di giustizia (DoJ) americano è interessato al cinese perché, dal suo domicilio di Hong Kong, aveva comandato su eBay e si era fatto consegnare quattro oggetti militari: un apparecchio per la visione notturna, un laser accecante ("blender"), un dispositivo di puntamento e un parafiamma per arma da fuoco. Per confondere le tracce, l'acquirente aveva dato gli indirizzi di corrieri americani che erano incaricati di rispedire la merce nell'ex colonia britannica.

Consultata dall'UFG, la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha indicato che anche in Svizzera gli oggetti in questione sottostanno ad autorizzazione per l'esportazione, in base alla legge sul materiale bellico (LMB) e a quella sul controllo dei beni a duplice impiego (LBDI).

Dal canto suo il TPF ha esaminato se, quale premessa di base all'estradizione, l'agire del cinese fosse punibile anche in Svizzera. Ossia se avesse violato il diritto elvetico comandando da Hong Kong tali prodotti a venditori elvetici. In questo caso la Corte dei reclami penali ha ricordato che nella Confederazione spetta al venditore ottenere l'autorizzazione all'esportazione; e in caso di dubbio verificare le indicazioni date dall'acquirente straniero.

La stessa richiesta di estradizione del DoJ indica che, consultando fonti pubbliche, è stato possibile accertare che gli indirizzi forniti dal cittadino cinese ai venditori fossero quelli di corrieri negli Stati Uniti. In queste condizioni, i venditori avrebbero potuto sospettare che le merci sarebbero state riesportate.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE