Il bambino, 10 anni, soffre di una forma potenzialmente letale di anemia aplastica. Una donazione potrebbe salvarlo. L'invito, per tutti, è a farsi testare
ZURIGO - Edi, 10 anni, soffre di una particolare forma di anemia che può essere letale: «La diagnosi ci ha sconvolti», racconta a 20 Minuten il padre Blerim V.*, che con la moglie è in cerca di un donatore di cellule staminali. «Da un giorno con l’altro è semplicemente cambiato tutto», aggiunge.
La grave forma di anemia aplastica (AA) ha colpito suo figlio circa un mese fa e il bambino è sotto trattamento da allora. Nelle prossime settimane inizierà una terapia immunosoppressiva, ma la paura che non funzioni è grande. La soluzione sarebbe un’altra: «Quando abbiamo saputo che Edi avrebbe bisogno di una donazione di cellule staminali ci siamo sottoposti al test», spiega il padre. In famiglia, però, nessuno è risultato compatibile: «Per questo speriamo di poter incitare la gente a donare, finendo tra l’altro per salvare la vita a più di un bambino», aggiunge.
Per donare cellule staminali è sufficiente avere tra i 18 e i 55 anni e sottoporsi a un test ottenibile iscrivendosi su blutspende.ch/it. Consiste nel passarsi un bastoncino di ovatta sulla mucosa orale. Se compatibili con una persona in attesa di donazione, si può poi decidere di procedere a un prelievo con metodo periferico (simile alla donazione del sangue) o con un prelievo di midollo osseo, a seconda del caso.
*Nome noto alla redazione