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SVIZZERALo scalo di Belp si affida al virtuale: ecco FlyBAIR

01.11.19 - 14:41
La compagnia aerea virtuale sarà operativa a partire dal 2020
Keystone
Lo scalo di Belp si affida al virtuale: ecco FlyBAIR
La compagnia aerea virtuale sarà operativa a partire dal 2020

BERNA - Flughafen Bern AG, la società che gestisce l'aeroporto di Belp (BE) - duramente colpito dal fallimento, nel 2018, della compagnia regionale SkyWork Airlines - si appresta a lanciare "FlyBAIR", una compagnia aerea virtuale che opererà a partire dal 2020. I fondi necessari verranno raccolti mediante un'operazione di crowdfunding.

L'iniziativa è stata illustrata oggi alla stampa dal presidente del consiglio di amministrazione della Flughafen Bern AG Beat Brechbühl. L'idea alla base del nuovo corso virtuale è quella di non possedere aerei propri ma di noleggiarli. "FlyBAIR" sarà responsabile del marketing: offrirà voli singoli ai privati come pure pacchetti completi per le agenzie di viaggio. La compagnia aerea svizzera Lions Air si occuperà dell'attività operativa di "FlyBAIR", mentre German Airways concederà in affitto gli aeroplani, ha precisato Brechbühl. Nel periodo estivo si tratterà di un Embraer 190, con 100 posti, mentre in inverno volerà un Bombardier Dash 8-400, da 70 posti.

I primi voli charter sono previsti da maggio 2020 verso diverse destinazioni europee, mentre nell'autunno del prossimo anno l'aeroporto bernese proporrà collegamenti con uno dei principali snodi del traffico aereo europei: hub come Monaco, Amsterdam o Londra.

Brechbühl ha precisato che gli sforzi compiuti finora per attirare a Berna compagnie aeree tradizionali sono falliti: la società, che non intende limitarsi ad aspettare eventuali finanziamenti statali ma ha mire imprenditoriali, ha deciso di ricorrere a una soluzione innovativa. Il capitale iniziale necessario è valutato a circa 2,5 milioni di franchi: per raccoglierli verrà lanciata una raccolta pubblica di fondi. Alla fin fine - ha aggiunto - se il pubblico è davvero interessato a volare da Belp, allora sarà anche pronto a investire nello scalo.

Si tratta dell'ultimo tentativo per collegare lo scalo bernese alla rete di trasporti pubblici europei, altrimenti Belp si trasformerà in una piattaforma destinata unicamente all'aviazione commerciale, ha aggiunto Brechbühl.

A Belp come a Lugano, intervento del cantone? - I problemi dello scalo di Belp ricordano quelli dell'aeroporto di Lugano e anche a Berna il cantone sta valutando se sia opportuno intervenire con un massiccio aiuto.

Lo scorso maggio il Consiglio di Stato bernese ha messo in consultazione una legge per aumentare in modo notevole la partecipazione dello stato nella Flughafen Bern AG.

Oggi il cantone è azionista per il 2%: la quota potrebbe salire a circa il 30%, con un'iniezione supplementare di 5,7 milioni di franchi su un totale di fondi di circa 20 milioni. L'ente pubblico parteciperebbe inoltre ogni anno ai costi di sicurezza con un contributo di 1-2 milioni di franchi.

Diversi partiti hanno già preso posizione sulla proposta: l'UDC la approva, perché a suo avviso un'offerta aerea è necessaria a una capitale. Il PS è diviso, preso fra i due fuochi degli interrogativi ambientali e della salvaguardia dei posti di lavoro.

La reazione più virulenta è però stata quella dei Verdi, che per bocca del loro copresidente cantonale Jan Remund non hanno esitato a parlare di una "follia", nell'ambito dell'attuale dibattito sulla protezione del clima. Secondo gli ecologisti Berna ha già tre aeroporti: quelli di Zurigo, Basilea e Ginevra, tutti raggiungibili "in un'ora o poco più".

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