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AttualitàFriburgo dice no all'apertura durante i festivi

08.10.19 - 19:06
Il Tribunale federale ha ammesso un ricorso del sindacato Unia contro la concessione del permesso durante la scorsa Immacolata
Keystone (archivio)
Friburgo dice no all'apertura durante i festivi
Il Tribunale federale ha ammesso un ricorso del sindacato Unia contro la concessione del permesso durante la scorsa Immacolata

FRIBURGO - I giorni festivi sono assimilati alle domeniche per quanto riguarda le autorizzazioni per lavorare. Il Tribunale federale (TF) ammette un ricorso del sindacato Unia contro la concessione di un tale permesso in una strada di Friburgo in occasione dell'Immacolata concezione l'8 dicembre 2018.

Richiesta dall'Associazione che cura gli interessi della rue de Romont, l'autorizzazione era stata rilasciata dall'Ispettorato del lavoro del cantone di Friburgo. Con sentenza del 5 dicembre 2018, il Tribunale cantonale aveva respinto il ricorso del sindacato.

In una sentenza di principio che sarà pubblicata domani, il TF sottolinea che secondo la dottrina e la giurisprudenza, i giorni festivi sono identici alle domeniche. Se il divieto di lavorare in questi giorni aveva inizialmente una vocazione religiosa, esso risponde ormai a un fine di politica sociale. Detto in altri termini, mira ad accordare ai lavoratori un tempo libero supplementare.

Fino a otto giorni festivi all'anno - I giudici ricordano anche che i Cantoni hanno la possibilità di dichiarare festivi fino a otto giorni all'anno. A Friburgo, l'Immacolata concezione fa parte di feste assimilate alle domeniche nei comuni definiti cattolici, tra cui figura il capoluogo.

D'altra parte Friburgo non si è avvalsa dell'allentamento della legge sul lavoro introdotto il primo luglio 2018 che permette ai Cantoni di aprire i negozi fino a quattro domeniche all'anno senza che sia necessaria un'autorizzazione speciale. Per questo motivo le aperture domenicali o durante i giorni festivi sono subordinate alle severe disposizioni fissate dalla legge sul lavoro.

Queste disposizioni - necessità urgente debitamente accertata, consenso dei lavoratori, aumento salariale del 50% - devono essere applicate in modo rigoroso, sottolinea la Corte. Anche se le abitudini dei consumatori sono cambiate. Una interpretazione ampia e contraria allo spirito della legge porterebbe a svuotare il divieto del suo contenuto.

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