Dopo l'introduzione dell'abbonamento tutto compreso gli svizzeri navigano molto di più fuori dai confini nazionali. Ma chi è che paga?
LUGANO - All'inizio dell'anno Swisscom ha annunciato, e con orgoglio, di aver abolito i costi di roaming in Europa per una sua particolare offerta mensile: l'abbonamento InOne Mobile Go. Dall'introduzione del suddetto gli svizzeri, a quanto pare, ci hanno preso gusto e la navigazione all'estero è aumentata in maniera esponenziale. Stando a Swisscom, in fatti, il volume di dati roaming nel 2019 è praticamente raddoppiato.
Particolarmente importante (seppur prevedibile) il boom durante le vacanze estive: l'esempio più eclatante è il Portogallo con un 300% di clienti Swisscom sul web via mobile rispetto all'anno precedente. Crescita netta registrata anche in Norvegia, Slovenia e Danimarca.
Ma se il costo di roaming nella stragrande maggioranza dei casi è coperto dalla tariffa mensile, come farà Swisscom a non perderci nemmeno un franchetto? «Abbiamo accordi particolari con gli operatori di rete esteri, in questo modo otteniamo prezzi più bassi e riusciamo a coprirli a vantaggio del cliente», spiega un portavoce dell'azienda. Stando all'esperto di telecomunicazioni di Moneyland Ralf Beyeler a fare la differenza è piuttosto il prezzo: «InOne Mobile Go costa 80 franchi al mese, per un abbonamento mobile in Svizzera è relativamente tanto».
Secondo lui si possono trovare offerte analoghe per chiamate e dati nazionali a poco più di 30 franchi. Il roaming quindi viene a costare, per così dire, circa 50 franchi al mese. E non sempre lo si utilizza. «In questo modo Swisscom ha una sorta di “cuscinetto” che può far valere quando lo si usa molto e coprire i costi in caso di volumi doppi o tripli di dati», spiega Beyeler.