Lo propone il consigliere agli Stati Josef Dittli quale misura nella lotta contro la criminalità. Per l'avvocato Martin Steiger si tratta di una visione ingenua
BERNA - Le autorità inquirenti devono poter accedere alle chat di WhatsApp, Threema & Co. Questo è quanto prevede un disegno di legge in Germania, quale misura nella lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo. Si tratta di ottenere un accesso speciale tramite una cosiddetta backdoor ai vari sistemi di messaggistica.
Ora il consigliere agli Stati Josef Dittli (PLR) chiede al Governo federale elvetico di valutare l’introduzione di un provvedimento analogo anche nel nostro paese: «È inaccettabile che criminali, terroristi o altri malviventi si possano fare strada utilizzando una rete impenetrabile» afferma.
Per l’avvocato Martin Steiger, esperto di informatica, la proposta «è completamente ingenua». La backdoor potrebbe infatti essere utilizzata anche dagli hacker per spiare chat e telefonate degli utenti elvetici. «È come se non si chiudesse più la porta a chiave per permettere alla polizia di entrare in casa. Entrerebbero anche tutti gli altri».
Per l’azienda svizzera Threema, una qualsiasi breccia nell’app è esclusa. «Non siamo disposti a fare compromessi nell’ambito di sicurezza, riservatezza delle comunicazioni e privacy» afferma il CEO Martin Blatter.