L’URC aveva applicato una sanzione di 31 giorni per «rifiuto del lavoro». Ma per il tribunale non è abbastanza
NEUCHÂTEL - Presentarsi a un colloquio di lavoro in pantaloncini non è il modo più semplice per farsi assumere, ma non giustifica neppure un taglio delle indennità di disoccupazione. È questo il giudizio del Tribunale cantonale di Neuchâtel, che ha accolto il ricorso di un uomo.
Nell’estate del 2018 - come riferisce arcinfo.ch - il disoccupato si è presentato di fronte a quello che sarebbe potuto diventare il suo nuovo datore di lavoro indossando dei bermuda. Una scelta di stile che ha infastidito l’azienda, che si è rivolta all’ufficio di collocamento per lamentarsi dello scarso interesse dimostrato dalla persona nei confronti dell’impiego proposto. Come conseguenza, l’ufficio gli ha applicato una sanzione di 31 indennità giornaliere, giustificate con il «rifiuto di un posto di lavoro».
L’uomo ha inoltrato ricorso, ma l’ufficio di collocamento aveva confermato la “punizione”.
Il Tribunale cantonale, dal canto suo, ha ascoltato le due versioni: l’azienda sosteneva che al colloquio non era stato dimostrato alcun interesse per l’impiego, mentre l’uomo affermava di desiderare davvero quel lavoro.
Alla fine, il tribunale si è basato sull’unica cosa certa: il disoccupato si è recato al colloquio in pantaloncini e il fatto che l’azienda non l’abbia scelto per questo motivo non giustifica una simile sanzione da parte dei servizi cantonali responsabili dell’assicurazione contro la disoccupazione.