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GRIGIONIUn nuovo capitolo nello scandalo appaltopoli?

01.09.19 - 15:58
Dopo il cartello legato al settore edile, questa volta ad essere coinvolte sarebbero alcune imprese attive nella pavimentazione stradale
Ti Press (archivio)
Un nuovo capitolo nello scandalo appaltopoli?
Dopo il cartello legato al settore edile, questa volta ad essere coinvolte sarebbero alcune imprese attive nella pavimentazione stradale

COIRA - Lo scandalo appaltopoli nei Grigioni si potrebbe estendere nei prossimi giorni. Secondo la NZZ am Sonntag, che cita fonti bene informate, la Commissione della concorrenza (Comco) avrebbe scoperto che anche alcune imprese di pavimentazione stradale avevano concordato i prezzi tra il 2004 e il 2010 per pilotare gli appalti.

Il caso, sempre stando al domenicale, verrà reso noto a breve e potrebbe creare nuove tensioni nei Grigioni a poche settimane dalle elezioni federali. Il valore complessivo degli appalti manipolati è stimato in circa 200 milioni di franchi svizzeri. La Comco però potrà sanzionare solo i reati commessi in un periodo di tre anni.

Le ditte coinvolte sarebbero una dozzina, in maggioranza di grandi dimensioni. L'entità delle somme in gioco è paragonabile a quella degli appalti pilotati nel settore edile in Bassa Engadina. Per quella vicenda la COMCO ha inflitto ha inflitto una multa complessiva di 7,5 milioni di franchi a sette imprese di costruzione grigionesi, ma alcune aziende hanno contestato le multe davanti al Tribunale amministrativo federale (TAF).

Secondo le fonti, in questo nuovo caso le sanzioni saranno altrettanto elevate. Il cantone, in qualità di principale committente nella costruzione di strade, risulta essere ancora una volta la principale vittima, ma l'intesa cartellistica ha penalizzato anche molti comuni.

Le rivelazioni sul cartello edile in Bassa Engadina, pubblicate poco prima delle elezioni cantonali, avevano avuto ripercussioni anche a livello politico. Andreas Felix (PBD), direttore della Società retica degli impresari costruttori, aveva ritirato la sua candidatura al Consiglio di Stato nel bel mezzo della campagna elettorale e il PBD aveva perso un seggio. Anche il suo compagno di partito in governo, Jon Domenic Parolini, era stato tirato in causa poiché, come sindaco di Scuol, era stato informato, ma aveva fatto poco. Nella vicenda risultava coinvolto anche il candidato UDC al Consiglio di Stato Walter Schlegel, per un intervento, quale comandante della polizia cantonale, contro il whistleblower Adam Quadroni.

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COMMENTI
 

anndo76 4 anni fa su tio
poverini....i ticinelli ladri...

F/A-18 4 anni fa su tio
Beh, in ticino con asfaltopoli era la stessa minestra, tutte le ditte di asfalto erano coinvolte ed in tutte le ditte sedevano politici che in parte si sono dimessi ed in parte prendono voti ancora oggi, il popolo ticinese continua a dare fiducia a chi ha commesso gravi illeciti, in galera non era finito nessuno perché non c'era posto per tutti ed a parte ad una multa diluita a rate agevolate c'è stato un bel non luogo a procedere. Giudicate voi!

centauro 4 anni fa su tio
Nessuno che fa paragoni con la vicina Fallitalia???

roma 4 anni fa su tio
Gli faranno pagare Frs.1000. di multa + le solite 30 aliquote giornaliere sospese con la condizionale.

miba 4 anni fa su tio
Azz...ci sarà sicuramente un errore. Queste cose succedono solo nella vicina Italia e con Oderbrecht nell'America latina.....
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