Berna mira a un'ulteriore riduzione di quello presente negli yogurt e nei cereali, rispettivamente del 10% e del 15% entro il 2024
BERNA - Con 110 grammi di zucchero al giorno, in Svizzera consumiamo attualmente il doppio della quantità pro capite raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Una situazione che è però destinata a cambiare. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) si fa infatti promotore di una riduzione dello zucchero nelle derrate alimentari.
Un primo passo era già stato fatto nel 2015, con la Dichiarazione di Milano, firmata da diversi produttori e rappresentanti del commercio al dettaglio svizzero che si sono così impegnati volontariamento a ridurre lo zucchero nello yogurt e nei cereali per la colazione. Una riduzione che è stata raggiunta (-2,5% negli yogurt e -5% nei cereali per la colazione).
Ma il tenore di zucchero presente in questi prodotti è ancora troppo alto. Riunite a Berna su invito del consigliere federale Alain Berset, le parti contraenti della Dichiarazione di Milano hanno fissato nuovi obiettivi: entro il 2024 lo zucchero presente negli yogurt deve essere ridotto del 10% e quello nei cereali per la colazione del 15%.
Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) si riserva inoltre il diritto di escludere dalla Dichiarazione le imprese i cui sforzi di riduzione saranno insufficienti. È inoltre previsto di ridurre il tenore di zucchero anche in altri gruppi di alimenti e di integrare la Dichiarazione con obiettivi di riduzione del tenore di sale in determinate derrate alimentari. Gli obiettivi della riduzione dello zucchero e del sale per questi nuovi gruppi verranno stabiliti al più tardi entro la fine del 2020. Il prossimo bilancio intermedio è previsto nel 2022.
La «Dichiarazione di Milano» è stata firmata da Aldi Suisse, bio-familia, Bossy Céréales, Coop, Cremo, Danone, Emmi Suisse, Kellogg (Schweiz), Lidl Svizzera, Migros, Molkerei Lanz, Nestlé Suisse, Schweizerische Schälmühle E. Zwicky, Wander.