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SVIZZERAPesticidi sulla strada della riduzione

27.08.19 - 15:42
A due anni dal lancio del Piano d'azione, 16 delle 51 misure volute dal Consiglio federale sono state introdotte
Keystone (archivio)
Pesticidi sulla strada della riduzione
A due anni dal lancio del Piano d'azione, 16 delle 51 misure volute dal Consiglio federale sono state introdotte

BERNA - L'attuazione del Piano d'azione sui pesticidi prosegue come previsto, secondo quanto comunicato oggi dall'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG). A due anni dal lancio, 16 delle 51 misure del Consiglio federale sono state introdotte.

Sempre più agricoltori partecipano ai nuovi programmi per un ridotto impiego di prodotti fitosanitari, indica l'UFAG. Essi consistono ad esempio in pagamenti diretti per la lotta meccanica alle erbacce come alternativa agli erbicidi. Nella frutticoltura, viticoltura e coltivazione di barbabietole da zucchero risulta poi l'erogazione di nuovi contributi - complementari a quelli esistenti per la produzione estensiva di colture campicole - per un impiego ridotto di insetticidi e fungicidi.

Oggi i prodotti insetticidi e fungicidi vengono utilizzati su meno della metà della superficie da coltivazione aperta, afferma l'UFAG, precisando che l'obiettivo a medio termine è di «sostituire ulteriori applicazioni di prodotti fitosanitari con metodi alternativi». A tal scopo, il centro di competenza della Confederazione per la ricerca agronomica Agroscope di Reckenholz (ZH) ha concentrato la sua attività di studio sullo sviluppo di una difesa fitosanitaria sostenibile.

Secondo quando indicato dall'UFAG, nella procedura di omologazione di pesticidi sono state introdotte prescrizioni d'uso più severe al fine di ridurne la propagazione nelle acque. Misure di promozione sussistono anche per i moderni sistemi di pulizia interna dei serbatoi e la costruzione di aree di lavaggio conformi, per evitare immissioni durante la pulizia delle irroratrici.

A metà agosto, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) aveva comunicato che, secondo un rapporto, le acque sotterranee svizzere sono sempre più soggette a contaminazioni. I principali inquinanti sono i nitrati e i residui di pesticidi, entrambi originati dall'agricoltura.

«Le misure attuali bastano» - Per quanto concerne le acque, le attuali misure di protezione e di vigilanza sono però sufficienti. Ulteriori provvedimenti, come il divieto di pesticidi, non sono necessari, secondo la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) che raccomanda per 13 voti a 9 e 3 astensioni di respingere un'iniziativa parlamentare di Beat Jans (PS/BS).

Il testo dell'iniziativa chiede di completare la Legge sulla protezione delle acque affinché venga sancito il divieto di continuare a utilizzare sostanze attive di pesticidi sintetici se in diverse acque di superficie è stata ripetutamente pregiudicata la riproduzione, lo sviluppo e la salute di piante, animali e microrganismi sensibili oppure se nelle acque sotterranee o nell'acqua potabile sono state misurate concentrazioni eccessive di residui di pesticidi (sostanze attive e prodotti di degradazione).

La Confederazione, a detta di Jans, dovrebbe «poter togliere dal mercato i pesticidi che si dimostrano nocivi per gli ambienti acquatici o che pregiudicano la qualità dell'acqua potabile». Per la CAPTE-N per arginare gli effetti negativi dei prodotti fitosanitari bastano i provvedimenti previsti dalla politica agricola a partire dal 2022 (AP22+) volta tra l'altro a ridurre l'uso dei pesticidi.

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