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SVIZZERAPosta, ecco il nuovo piano sociale

26.08.19 - 10:20
Il gigante giallo e i sindacati syndicom e transfair hanno inoltre lanciato un programma di prevenzione per collaboratori e collaboratrici
Tipress (archivio)
Posta, ecco il nuovo piano sociale
Il gigante giallo e i sindacati syndicom e transfair hanno inoltre lanciato un programma di prevenzione per collaboratori e collaboratrici

BERNA - La Posta e i sindacati syndicom e transfair hanno rinegoziato il piano sociale che riguarda anche AutoPotale e PostFinance. La novità principale è la garanzia d'impiego per i collaboratori che vantano 20 o più anni di servizio.

Oggi i soggetti interessati sarebbero costretti ad optare per il pensionamento anticipato a 62 anni di età. Ora, invece, viene introdotta una garanzia d'impiego a partire dai 58 anni (in precedenza a partire dai 55 anni) e fino al raggiungimento dell'età ordinaria AVS, si legge in un comunicato odierno del Gigante giallo. Gli interessati riceveranno poi una rendita maggiore rispetto a oggi.

Il piano sociale, viene spiegato, è un allegato del contratto collettivo di lavoro (CCL) e al momento è in fase di rinegoziazione. Con ogni probabilità entrerà in vigore il primo gennaio 2021, insieme al nuovo CCL.

Oltre a questo, in un mondo sempre più tecnologico, la Posta si prepara assieme ai sindacati a raccogliere le prossime sfide: «Nel mondo del lavoro che si sta rapidamente digitalizzando l'apprendimento continuo diviene sempre più importante. La Posta intende fornire al suo personale un sostegno ottimale in tal senso», ha affermato Valérie Schelker, responsabile Personale e membro della Direzione del gruppo Posta, citata nella nota.

Nell'ambito di un programma di prevenzione, a partire dal primo gennaio 2020 l'azienda aiuterà il personale e i superiori a confrontarsi con la propria crescita professionale, attraverso misure come l'organizzazione di workshop per i team, l'offerta di consulenze per la pianificazione della carriera e la promozione delle competenze digitali.

Sindacati soddisfatti - «Le parti sociali devono affrontare insieme le sfide della digitalizzazione. Syndicom considera questo un accordo modello per l'ulteriore collaborazione nell'ambito dello sviluppo del personale. Consideriamo un successo il fatto che la Posta intenda assumersi la propria responsabilità sociale insieme ai sindacati in merito alla digitalizzazione», ha dichiarato Matteo Antonini, responsabile settore logistica del sindacato syndicom.

Anche René Fürst, responsabile del ramo Posta/logistica di transfair, si è mostrato soddisfatto: «I risultati significano rendite più alte e migliori prospettive future per il personale. Per transfair si tratta di un passo lungimirante e opportuno».

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