Cerca e trova immobili

SVIZZERABocciata la petizione contro i tagli al personale di Swisscom

20.08.19 - 16:43
Syndicom: «La maggioranza conservatrice della commissione travisa la situazione nell’azienda e si schiera contro gli interessi del personale»
Keystone - foto d'archivio
Bocciata la petizione contro i tagli al personale di Swisscom
Syndicom: «La maggioranza conservatrice della commissione travisa la situazione nell’azienda e si schiera contro gli interessi del personale»

BERNA - «La commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) non prende sul serio le richieste dei dipendenti della Swisscom». È questa la presa di posizione di syndicom quale reazione alla bocciatura da parte della commissione della petizione del sindacato che chiedeva di fermare lo smantellamento all’organico di Swisscom. «Così facendo, la maggioranza conservatrice della commissione travisa la situazione nell’azienda e si schiera contro gli interessi del personale».

In autunno syndicom aveva depositato presso il Consiglio federale e il Parlamento questa petizione firmata da 4‘000 dipendenti Swisscom. A inizio anno la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) aveva già trattato la petizione che chiedeva lo stop ai tagli del personale Swisscom. Per syndicom la CTT-N si è resa «co-responsabile dello smantellamento in atto alla Swisscom». Ora la maggioranza della commissione del Consiglio degli Stati, «altrettanto dominato dalla destra», ha confermato la decisione.

Affinché la Swisscom possa conservare anche in futuro il suo alto standard di qualità, richiesto dalla politica, ed affermarsi sul mercato del lavoro come buon datore di lavoro, per syndicom «vanno urgentemente abbassate le aspettative del Consiglio federale sull’aumento di valore e sul rendimento». Una politica sostenibile del personale «è indispensabile».

Comunque, syndicom «si rallegra del fatto che sia stata annunciata la necessità di tematizzare la strategia globale riguardo alle imprese parastatali nella prossima legislatura». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE