Cerca e trova immobili
«Alla Street Parade mi hanno toccato il sedere quattro volte in dieci minuti»

ZURIGO«Alla Street Parade mi hanno toccato il sedere quattro volte in dieci minuti»

14.08.19 - 11:08
La denuncia della musicista bernese Moo Malika. Ha reagito contro i molestatori e stava per essere picchiata.
Instragram / moo.malika
«Alla Street Parade mi hanno toccato il sedere quattro volte in dieci minuti»
La denuncia della musicista bernese Moo Malika. Ha reagito contro i molestatori e stava per essere picchiata.

MOLESTIE SESSUALI

Caricamento in corso ...
Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - In dieci minuti di Street Parade le hanno palpato il sedere ben quattro volte. E lei ha denunciato il comportamento sul suo profilo Instagram. La musicista bernese Moo Malika è stata vittima di molestie sessuale durante la scorsa edizione della Street Parade a Zurigo. «Quando uno si struscia su di te e ti tocca, come persona vale meno di zero». Ha esordito così la 25enne musicista sulla sua pagina social. «All’inizio mi trovavo sul carro e ballavo circondata da amici, da amore e pace». Le cose sono cambiate appena la cantante è scesa dal carro. «Una volta tra la gente, in soli dieci minuti ho avvertito che per ben quattro volte alcune persone mi hanno palpato il sedere»

Un uomo voleva pure picchiarla - La ragazza ha reagito contro un uomo, tanto che l’amica che accompagnava la musicista ha versato dell’acqua in viso contro uno dei molestatori. Quest’ultimo a quel punto ha reagito iniziando a inveire e ad essere aggressivo contro le due donne. Sentitasi profondamente offesa, fino ad arrivare alla lacrime, ha continuato a camminare proteggendosi con le mani la parte posteriore del corpo. «Disgustata me ne sono andata a casa prima del solito, ho preso il primo treno per Berna. Valgo molto di più di queste schifezze».

Perchè parlarne - Perchè raccontare questa storia sui social? Per sensibilizzare sul problema delle molestie sessuali, ha spiegato la ragazza. «Non è possibile che un tale comportamento venga ritenuto come qualcosa di normale». La musicista ha pure raccontato che spesso quando partecipa a grossi eventi le capita di  sentirsi toccare da sconosciuti nelle zone intime. Da qui la decisione di reagire di fronte a comportamenti simili, parlandone pubblicamente sui social e invitando tutte le altre ragazze a fare altrettanto.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE