Centinaia di giovani ambientalisti si sono dati appuntamento a Losanna. I giovani UDC mettono in guardia da Greta Thunberg. Ma la sedicenne contrattacca
LOSANNA - Sono arrivati da 37 paesi e tutti rigorosamente con i mezzi pubblici. Si tratta di 450 giovani del movimento Sciopero per il clima che questa settimana si sono dati appuntamento a Losanna per “Smile For Future”, un incontro per il futuro dell’ambiente volto alla creazione di una rete di contatti e l’elaborazione di obiettivi comuni. Ecco le risposte ad alcune domande.
Cosa chiede il movimento?
Trattandosi di un movimento con ramificazioni nazionali e locali, non esiste un vero e proprio programma. Ieri è per esempio stata presentata un’iniziativa popolare che chiede all’Unione europea di raggiungere entro il 2030 la neutralità di emissioni CO2. Inoltre, invita anche a non concludere accordi di libero scambio con Stati che non aderiscono agli obiettivi climatici.
E Greta Thunberg cosa c’entra?
La sedicenne, che ha dato una spinta decisiva agli scioperi per il clima e al movimento “Fridays For Future”, partecipa al vertice di Losanna. Anche lei è arrivata in treno. Ma non le piace essere al centro dell’attenzione, ha detto (vedi box).
Cosa dicono i partecipanti dalla Svizzera?
Andri Gigel (19 anni) afferma che è prioritario elaborare delle richieste comuni. Tra queste un obiettivo per l’Europa o lo sviluppo di una rete europea di treni notturni.
Qualcuno ha sollevato delle critiche?
Ieri i giovani UDC hanno diffuso un comunicato stampa in cui mettono in guardia dall’incontro “Smile For Future”. Si tratterebbe di “giovani socialisti hardcore” che fanno propaganda per cambiare il sistema. Dietro Greta Thunberg ci sarebbe una rete socialista. La complessità dell’economia e della società verrebbe lasciata da parte.
Greta: «Non voglio essere una leader»
«Non sono una leader». È così che ieri, nell’ambito dell’incontro “Smile For Future”, Greta Thunberg ha affermato di essere soltanto un membro del movimento. Non le piace infatti stare al centro dell'attenzione. Nel suo intervento ha inoltre detto che il cambiamento climatico è causato dal sistema: «Non dobbiamo odiare i singoli politici». Per i giovani l’onere sarebbe troppo elevato: «Per noi bambini si tratta di una responsabilità troppo grande. Gli adulti ci devono aiutare alleviando il carico». Per quanto riguarda le critiche sollevate dall’UDC, Greta ha detto ridendo: «Sono pericolosa». E non comprende che il movimento possa essere visto come una minaccia. Ma questo ne dimostrerebbe l’influenza.