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SVIZZERAPrimo d'agosto, i fuochi d'artificio dipenderanno dalla meteo

28.07.19 - 10:31
Dopo la canicola, le piogge del fine settimana hanno ridotto in parte il rischio d'incendi. Ma per la prossima settimana regna l'incertezza
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Primo d'agosto, i fuochi d'artificio dipenderanno dalla meteo
Dopo la canicola, le piogge del fine settimana hanno ridotto in parte il rischio d'incendi. Ma per la prossima settimana regna l'incertezza

BERNA - La festa nazionale del Primo agosto è una giornata molto importante per l'industria dei fuochi d'artificio. Resta da vedere se la meteo di quest'anno sarà dalla parte degli appassionati di fontanelle e altri razzi.

Dopo la canicola, le piogge del fine settimana possono aver ridotto in parte il rischio d'incendi, ma - secondo MeteoSvizzera - per la prossima settimana regna l'incertezza. Nessuno sa al momento se e in quali regioni il cielo permetterà ai dispositivi pirotecnici di illuminare la notte.

Le notizie più affidabili provengono dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), che in collaborazione con i Cantoni fornisce informazioni e allerte sui rischi d'incendi boschivi. L'adozione di misure è di competenza dei Cantoni. Venerdì scorso il pericolo risultava marcato in gran parte della Svizzera, ad eccezione del nord-est, e i divieti di accendere fuochi all'aperto erano numerosi.

In caso di rischio d'incendio, le autorità cantonali e comunali possono limitare l'uso di fuochi d'artificio. «È essenziale seguire le istruzioni delle autorità locali», ricorda la portavoce dell'UFAM Elisabeth Maret.

Al momento in Ticino, prima del primo di agosto, non sono previste precipitazioni di rilievo. Solo in montagna la pioggia si farà timidamente vedere. In tutta la Svizzera italiana inoltre è ancora in vigore l'allerta di grado tre per gli incendi di bosco. 

Per i professionisti degli articoli pirotecnici la Festa nazionale è molto importante: attualmente la maggior parte - oltre il 60% - del fatturato annuo viene generato in occasione del Primo agosto, spiega Urs Corradini, presidente dell'ufficio svizzero di coordinamento fuochi d'artificio (SKF). «Qualsiasi divieto provoca dunque un danno economico che non può più essere compensato», aggiunge Corradini, precisando che i festeggiamenti della notte di San Silvestro rappresentano solo circa un terzo delle vendite annuali. Il presidente dell'SKF sostiene tuttavia che per l'associazione e i suoi membri «la sicurezza è molto importante e che la siccità deve essere presa sul serio».

Secondo l'UFAM, ogni anno in Svizzera vengono vendute circa 1800 tonnellate di fuochi d'artificio, stando a una media per il periodo 2010-2018. Corradini ritiene che la domanda di articoli pirotecnici è stabile da anni: le poche diminuzioni sono legate ai divieti di accendere fuochi, come verificatosi nel 2018 e nel 2003.
 
 

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COMMENTI
 

miba 4 anni fa su tio
E ieri sera sono stati 35'000 gli spettatori giunti per ammirare i fuochi d'artificio, composti da ben 12'800 botti (riferito a Luci e ombre, articolo parallelo)... Non sono né pro né contro i fuochi artificiali ma contro l'ipocrisia elevata alla massima potenza di questo cantone che poi apparentemente si preoccupa (e fanno/finanziano inoltre studi a gogò...) degli insetti, degli uccelli, dell'acqua, dell'ozono, del traffico, ecc ecc

Evry 4 anni fa su tio
Il 1. Agosto è e rimane sacro santo quindi i fuochi all'aperto vanno rispettati !!! mica si va nei boschi ad accendere fuochi !

pontsort 4 anni fa su tio
Risposta a Evry
E dove pensi che cadano una volta esplosi? senza contare che non solo i boschi possono prendere fuoco.

miba 4 anni fa su tio
Quando c'è di mezzo il business (in questo caso quello dei fuochi artificiali) il clima, l'inquinamento e gli animali passano poi tutti in secondo piano....

Shion 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Esatto, esempio di mollezza ed ipocrisia umana e politica.
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