Genitori distratti, insulti e fotografie fuori luogo. L'Associazione svizzera dei maestri bagnini presenta il punto della situazione
ZURIGO - I peggiori frequentatori delle piscine sono quelli che non prestano sufficiente attenzione ai figli: e in quest'ambito, come in quello delle foto scattate di nascosto, il pericolo numero uno è rappresentato dallo smartphone. Lo afferma Michel Kunz, presidente dell'Associazione svizzera dei maestri bagnini (AMB).
«Molte persone che vengono con i ragazzi guardano più al cellulare che ai bambini», sostiene Kunz in un'intervista pubblicata oggi dalla Weltwoche. «Si verificano situazioni pericolose».
«Ricordo una madre con la figlia di due anni: lei era occupata con il telefonino e intanto la piccola si è avvicinata a una grande vasca e vi è caduta dentro. Me ne sono accorto e l'ho tirata fuori. L'ho riportata alla madre, lei l'ha presa e se ne è andata. Senza dire nulla. Niente. Questo fa riflettere. Di casi come questi ve ne è più di uno.»
Ci sono poi gli insulti - più nelle regioni urbane che in quelle di campagna - e gli ospiti, spesso stranieri, che non accettano indicazioni da parte di bagnini donne. Kunz osserva anche sempre di più una mancanza di rispetto, a suo avviso un problema di società. Con la canicola la gente diventa inoltre più aggressiva. «Basta andare da un ragazzo per dirgli qualcosa che subito spuntano i genitori che urlano 'che succede qui?'». E c'è pure chi mena le mani.
Un altro grosso problema è rappresentato dalle foto che gli uomini fanno alle ragazze, per esempio vicino alle docce. Prima, quando giravano gli apparecchi fotografici, era più facile controllare, ora è diventato più difficile, spiega il numero uno dei bagnini svizzeri.
Ma tutto sommato, nonostante i vari inconvenienti, Kunz svolge con piacere il suo lavoro. «Vi sono molti frequentatori fantastici e godo di molta indipendenza, il mestiere è molto variegato», conclude.