Cerca e trova immobili

GINEVRA«Accedere al cinema in sedia rotelle non è un diritto»

18.07.19 - 12:15
Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo, trattando il caso di un ricorso presentato da un ginevrino che, per motivi di sicurezza, si era visto rifiutare l'entrata al cinema
DepositPhotos
«Accedere al cinema in sedia rotelle non è un diritto»
Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo, trattando il caso di un ricorso presentato da un ginevrino che, per motivi di sicurezza, si era visto rifiutare l'entrata al cinema

GINEVRA - Non esiste un diritto ad accedere in sedie rotelle al cinema: lo ha deciso la Corte europea dei diritti dell'uomo, trattando il ricorso presentato da un ginevrino che, per motivi di sicurezza, si era visto rifiutare l'entrata allo spettacolo cinematografico.

L'uomo - sostenuto da Inclusion Handicap, un'organizzazione federativa delle associazioni elvetiche dei disabili - si riteneva vittima di una discriminazione. Voleva vedere un film che veniva proiettato in una sola sala di Ginevra, una struttura rinnovata prima dell'entrata in vigore della legge federale sull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili.

I giudici di Strasburgo hanno però argomentato che dall'articolo 8 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, che sancisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare, non può essere dedotto il diritto di accedere a un cinema particolare per vedervi uno specifico film, se vi sono altri cinema nelle vicinanza.

Inclusion Handicap aveva cercato di porre la questione in modo più ampio, in una prospettiva complessiva: per i disabili - argomentava l'organizzazione - la somma delle barriere è una restrizione nella loro vita. Va quindi sanzionato anche il singolo caso.

Il disabile in questione si era già visto dare torto dalla giustizia ginevrina e dal Tribunale federale (TF), che avevano ritenuto non discriminatorio il comportamento del cinema: il rifiuto dell'ammissione non si basava su una mancanza di tolleranza, ma su questioni di sicurezza, aveva affermato il TF.

Stando a Inclusion Handicap, la corte di Losanna ha, sulla discriminazione, una giurisprudenza troppo restrittiva, che non è compatibile con la convenzione sui diritti dell'uomo. La vicenda mostra quanto nei fatti l'uguaglianza per le persone disabili sia ancora lontana, afferma l'associazione in un comunicato in cui si rammarica della decisione dei giudici europei.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE