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SVIZZERANuovo inno e polemiche sul praticello del Grütli

16.07.19 - 12:15
L'organizzazione "Neuer Rütlibund" vuole far togliere la gestione alla Società svizzera di utilità pubblica
Keystone (archivio)
Nuovo inno e polemiche sul praticello del Grütli
L'organizzazione "Neuer Rütlibund" vuole far togliere la gestione alla Società svizzera di utilità pubblica

BERNA / LUCERNA - L'organizzazione "Neuer Rütlibund" vuole far togliere alla Società svizzera di utilità pubblica (SSUP) la gestione del praticello del Grütli. Il motivo è legato al nuovo inno nazionale, che dal 2016 viene cantato sul noto simbolo elvetico.

La SSUP sfrutta la sua posizione per far cantare la propria versione in occasione dei festeggiamenti del Primo agosto sul Grütli. In questo modo utilizza il praticello per scopri privati e propaganda, si legge in una lettera dell'organizzazione al Consiglio federale, in possesso dell'agenzia Keystone-ATS. Sull'argomento hanno riferito testate di CH Media.

L'associazione chiede al governo di togliere la gestione del Grütli alla SSUP e di affidarla ad una fondazione paritetica. Una domanda simile era stata fatta nel 2017 dal consigliere nazionale Yannick Buttet (PPD/VS), ma la sua mozione era stata respinta. Il cancelliere Walter Thurnherr aveva in quell'occasione ricordato che il prato è stato donato dalla SSUP alla Confederazione.

La SSUP aveva in effetti acquistato il prato sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni nel 1859 per impedirvi la costruzione di un albergo e l'aveva poi offerto alla Confederazione nel 1860 continuando ad amministrarlo. Vi organizza la "festa della patria" dal 1891.

Il "Neuer Rütlibund", un'associazione in favore di valori cristiani, dignità umana e protezione della famiglia, osserva da anni come la SSUP porta avanti il suo progetto per un nuovo inno.

Leggenda vuole che nel 1291 sul praticello del Grütli - chiamato anche "culla della Patria" - Uri, Svitto e Untervaldo abbiano siglato un'alleanza considerata pietra fondante della Confederazione svizzera.

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