I bambini si sono occupati di lasciare in ordine e pulita la loro classe. I genitori: «Non è compito loro». Il sindaco: «È educativo e pedagogico»
PRILLY - Quando le finanze di un Comune vanno male, i tagli sono inevitabili. Così è stato anche a Prilly (VD), dove il Municipio ha deciso di ridurre le spese. E il settore delle pulizie nelle infrastrutture scolastiche è uno tra i primi che ha risentito della crisi.
Venerdì scorso, quindi, per l’ultimo giorno di scuola, i bambini delle elementari si sono trovati di fronte a un obiettivo: lasciare la classe per l’estate pulita e in ordine. Insieme al loro insegnante hanno occupato un’ora del loro tempo con le pulizie dell’aula.
Ma il gesto non è stato molto apprezzato, soprattutto da alcuni genitori. «Non è compito dei bambini pulire per terra e lavare i vetri», commenta una mamma. Le fa eco una maestra, che ha passato l’ultima mattinata di scuola a pulire insieme ai suoi studenti: «Oltre al pavimento e ai lavandini Prilly non si occupa d’altro. Tocca a bidelli e insegnanti, oltre agli allievi, pulire tappeti finestre, scaffali, tavoli e sedie. È triste accollarci questi lavori per risparmiare».
Il sindaco della località vodese, Alain Gillièron, dal canto suo ricorda che tutti i dicasteri sono stati toccati dalle misure economiche e aggiunge: «Che dei bambini passino un’ora del loro tempo a pulire l’aula non può che essere educativo e pedagogico. E a dirvelo è uno che ha insegnato per quarant’anni». È d’accordo con lui il padre di uno degli studenti: «Non è mai un male responsabilizzarli un po’».