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SVIZZERA«La Nigeria liberi la nave svizzera "San Padre Pio"»

06.07.19 - 17:40
Il Tribunale internazionale del diritto del mare delle Nazioni Unite ha dato un ultimatum al Paese africano che da 17 mesi tiene in ostaggio imbarcazione e equipaggio
«La Nigeria liberi la nave svizzera "San Padre Pio"»
Il Tribunale internazionale del diritto del mare delle Nazioni Unite ha dato un ultimatum al Paese africano che da 17 mesi tiene in ostaggio imbarcazione e equipaggio

BERNA - Il Tribunale internazionale del diritto del mare delle Nazioni Unite ha stabilito che la Nigeria deve rilasciare la nave cisterna battente bandiera svizzera "San Padre Pio", equipaggio e carico compresi. Lo ha annunciato oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), ricordando che l'imbarcazione è tenuta bloccata da oltre 17 mesi nel Paese africano.

Secondo le autorità nigeriane, la nave e i membri dell'equipaggio coinvolti hanno violato le leggi locali durante il trasporto di petrolio al largo delle coste nigeriane. La Svizzera ritiene invece che la "San Padre Pio" non si trovasse nelle acque territoriali nigeriane e che pertanto la Nigeria non è autorizzata a trattenere la nave e il suo equipaggio, afferma il DFAE in una nota.

Il 21 maggio 2019, Berna ha presentato al Tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo una domanda di misure preliminari. Il 21 e 22 giugno 2019 la Svizzera e la Nigeria sono state ascoltate dai giudici. La Confederazione, nel giustificare la sua richiesta, ha ricordato che la nave e il suo carico perdono sempre più valore causando un enorme danno finanziario.

Il presidente del tribunale, alla presenza delle parti, ha dato seguito alle richieste elvetiche e ha chiesto alla Nigeria di liberare la nave e l'equipaggio ancora a bordo, quattro ufficiali ucraini. Da parte sua, la Svizzera dovrà depositare una cauzione di 14 milioni di dollari.

La decisione sul fondo della questione, ossia sapere se la Nigeria abbia violato il diritto internazionale, verrà presa in un secondo momento in un procedimento separato.

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COMMENTI
 

volabas 4 anni fa su tio
Forse qualcuno comincia a capire da dove spunta il sole; nave ed equipaggio, sequestrati da 17 mesi, e facevano solo il loro lavoro,io mi domando se un giorno( spero mai), dovesse verificarsi la situazione migranti, ma al contrario, voglio vedere quante Rackete forzano il blocco e fanno sbarcare i migranti.Erano gia' concime per i pesci, indipendentemente da che nazione provenisse la nave

anndo76 4 anni fa su tio
ma guarda.....a casa loro si fanno rispettare gli scuretti....ma come scapano su una barca e arrivano in italia no !!!

SosPettOso 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Chiedersi "come mai "scapano?", no? Magari 'sta nave potrebbe essere di una Vitol con sede a Ginevra. Vitol che potrebbe aver comprato con due tangenti i terreni degli scuretti per pompare il petrolio che viene poi raffinato a Rotterdam... e per non fare il viaggio di ritorno a vuoto, "magari" riporta in Africa la parte più tossica e inquinante che poi rivende come diesel.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
....con il totale compiacimento delle loro civili e democratiche autorità che fanno grandissimi affari con le multinazionali e al popolo arriva solo miseria......ma la colpa è sempre degli imperialisti occidentali!!!!

beta 4 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Guarda che gli ... affari, i moretti, li fanno sempre a loro comodo e sempre in barba al volgo .

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
E cosa centrano i lavoratori che sono sulla nave se la Vitol è comandata da approfittatori in cerca di guadagno? Sono come me e te magari hanno famiglia, amici parenti e sono li da 17 mesi sotto sequestro. Come non centra nulla se le ONG sono sovvenzionate da Soros e compagni, Carola Rackete e la gente che trasporta non hanno colpe e vanno aiutate; non cercare altre scuse per giustificare un comportamento inaccettabile!
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