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SVIZZERA / CANTONERimpatri coatti, la Commissione bacchetta la polizia

04.07.19 - 13:02
In particolare sono «problematiche» la prassi di coprirsi il viso da parte degli agenti e l’uso della sedia a rotelle, ma soprattutto «le immobilizzazioni constatate in presenza di minori»
Keystone - foto d'archivio
Rimpatri coatti, la Commissione bacchetta la polizia
In particolare sono «problematiche» la prassi di coprirsi il viso da parte degli agenti e l’uso della sedia a rotelle, ma soprattutto «le immobilizzazioni constatate in presenza di minori»

BERNA - «Alcune prassi della polizia sono problematiche». È questa la conclusione del rapporto pubblicato oggi dalla Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) in merito ai 33 trasferimenti da parte della polizia e ai 47 rinvii coatti per via aerea che ha monitorato tra aprile 2018 e marzo 2019. 

In particolare, la Commissione giudica «problematiche» la prassi di coprirsi il viso da parte degli agenti e l’uso della sedia a rotelle. E alle autorità ricorda di «rinunciare in linea di principio a qualsiasi forma di coercizione e di limitarne l'applicazione ai casi che presentano un pericolo imminente per la propria sicurezza o quella di terzi». Ma il comportamento peggiore degli agenti, definito «particolarmente preoccupante» riguarda «le immobilizzazioni constatate in presenza di minori».

E subito torna alla mente la denuncia nell’ottobre 2018 dei metodi di espulsione di una madre azera con due figli. In quel caso la polizia era stata accusata di avere «terrorizzato» la famiglia, portandola via «con la forza» e costringendola a salire su un aereo a Zurigo. Da cui i tre erano poi stati fatti scendere perché «i bambini vomitavano e la madre era in lacrime».

La Commissione si è chinata anche sul trattamento dei minori definendo «problematico che dei minori siano stati detenuti durante il periodo in rassegna, in alcuni casi particolarmente a lungo in istituti considerati inadeguati ad accogliere minori». Per questo raccomanda alle autorità di yrinunciare alla carcerazione amministrativa di minori accompagnati o non accompagnati e di prendere in considerazione misure alternative più consone all'interesse superiore del minore e all'unità familiare». 

D’altra parte, la CNPT si dice «soddisfatta» dei «miglioramenti nell'immobilizzazione preventiva durante il trasporto e l'organizzazione a terra» della polizia, così come «che sette Cantoni rinuncino a qualsiasi forma di detenzione o di collocamento dei minori stranieri e che abbiano adottato misure per rinunciare a qualsiasi forma di carcerazione amministrativa di minori».

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