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Lo sostiene il WWF commentando i dati pubblicati dal governo circa l’aumento di CO2 emesso dal traffico veicolare. L’associazione chiede quindi «una nuova politica climatica in materia di trasporti»
BERNA - Il quadro che emerge dai dati pubblicati quest’oggi dal Consiglio federale risulta pressoché allarmante. Secondo i numeri diffusi dal governo, l’anno scorso - rispetto al 2017 - si è assistito a un «aumento considerevole del consumo di carburante e delle emissioni di CO2» delle automobili messe in circolazione per la prima volta (circa 301'000). Le emissioni medie di CO2 delle automobili nuove sono infatti aumentate del 2,8 %, attestandosi intorno a 137,8 g CO2/km.
Alla luce dei dati emersi, tramite un comunicato stampa il WWF Svizzera ha parlato di «fallimento della politica climatica finora applicata nel settore dei trasporti», chiedendo al Consiglio federale «misure immediate» e al Parlamento «una nuova politica climatica in materia di trasporti».
«I dati presentati sono scioccanti», spiega Patrick Hofstetter, esperto di protezione del clima presso il WWF Svizzera. «Il Consiglio federale deve attivarsi immediatamente. Esistono già delle misure pronte, che possono essere applicate. Per esempio: il blocco dell'ulteriore espansione stradale, i limiti di velocità per i veicoli con impatto climatico superiore alla media e le restrizioni di immatricolazione per i veicoli a benzina e diesel».
