Ogni anno Berna taglia i contributi a migliaia di contadini. Si parla soprattutto di carenze nella protezione dei bovini
BERNA - Manzi, maiali, cavalli e pecore non fanno sempre la bella vita. Nemmeno nelle fattorie svizzere. È quanto emerge dai dati dell’Ufficio federale per l’agricoltura, pubblicati oggi dalla SonntagsZeitung, che ogni anno si vede costretta a tagliare i sussidi a numerosi contadini. Un taglio che nel 2017 è stato effettuato in ben 7’398 situazioni.
Secondo rappresentanti del settore agricolo, nella maggior parte dei casi si tratterebbe di bagatelle, tra cui errori nella compilazione di moduli. Ma prendendo in considerazione le dieci infrazioni più frequenti nel 2018, si ottiene un quadro ben diverso. Si tratta innanzitutto di carenze nella protezione dei bovini (3’905 casi) e di violazioni nella gestione degli animali da pascolo (1’903). Irregolarità nella documentazione sono emerse invece in 1’298 situazioni. Il domenicale sottolinea, inoltre, che lo scorso anno 613 contadini o trasportatori di bestiame sono stati condannati per infrazione alla legge sulla protezione degli animali.
L’Unione svizzera dei contadini, interpellata dalla SonntagsZeitung, afferma di essere in prima linea nel sostegno alle autorità per portare alla luce le infrazioni alla legge sulla protezione degli animali. E sottolinea che comunque la stragrande maggioranza dei contadini si prende cura degli animali.