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BERNALanciato il progetto elettorale di Operation Libero

28.06.19 - 12:45
L'idea? Una formazione politica interpartitica, pronta al compromesso e proiettata al futuro in ambiti come Europa, clima, migrazione, digitalizzazione ed eguaglianza
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Lanciato il progetto elettorale di Operation Libero
L'idea? Una formazione politica interpartitica, pronta al compromesso e proiettata al futuro in ambiti come Europa, clima, migrazione, digitalizzazione ed eguaglianza

BERNA - Una formazione politica interpartitica, pronta al compromesso e proiettata al futuro in ambiti come Europa, clima, migrazione, digitalizzazione ed eguaglianza, composta di membri di PLR, PBD, PPD, Verdi liberali, Verdi e PS. È questa l'idea lanciata oggi da Operation Libero in vista delle elezioni federali.

Il progetto del movimento politico è stato chiamato "Wähle den Wandel", traducibile con "Scegli il cambiamento", si legge in un comunicato emesso in occasione del lancio della nuova realtà, oggi a Berna.

Operation Libero vede le elezioni federali come una sorta di referendum: scegliere se avanzare o rimanere fermi. L'obiettivo è quello di mettere al primo posto i contenuti e non i dogmi, oltre che le persone anziché le liste, portando movimento nelle percorso elettorale.

Sophie Buchs (PPD/GE), Nicola Forster (Verdi liberali/ZH), Vera Stiffler (PPD/GR), Arber Bullakaj (PS/SG), Ursula Troisio (PBD/ZH) e Gerhard Andrey (Verdo/FR) sono i primi candidati a livello nazionale. A partire da agosto in diversi cantoni ne verranno presentati altri.

In vari dossier fondamentali «la Svizzera ha bisogno urgente di movimento», ha dichiarato Laura Zimmermann, co-presidente di Operation Libero, citata nella nota. «Nell'attuale legislatura sono mancate le decisioni proiettate al futuro in molti ambiti. C'è assenza di progressi visibili e una crescente polarizzazione compromette la capacità di compromesso svizzera», ha aggiunto.

La campagna elettorale si svolgerà valorizzando la Svizzera quale Paese delle opportunità, con candidati provenienti da partiti diversi e in diversi cantoni, per ottenere il maggior spostamento di seggi possibile, in modo da raggiungere il "cambiamento".

Per il movimento politico si tratta di un'evoluzione naturale, ha spiegato la co-presidente Flavia Kleiner: «quando cinque anni fa abbiamo fondato Operation Libero volevamo portare movimento nel Paese, agendo dall'esterno dello scacchiere, ad esempio impegnandoci in occasione di votazioni. Ora è però giunto il momento di lavorare anche all'interno della politica».

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