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SVIZZERAHunziker, Federer e Tchoumi bacchettati per "pubblicità occulta"

24.06.19 - 15:55
Avrebbero presentato sui loro account prodotti o marchi d'abbigliamento senza indicare la natura pubblicitaria dei contenuti. La SKS attende il parere della commissione per la lealtà
Hunziker, Federer e Tchoumi bacchettati per "pubblicità occulta"
Avrebbero presentato sui loro account prodotti o marchi d'abbigliamento senza indicare la natura pubblicitaria dei contenuti. La SKS attende il parere della commissione per la lealtà

BERNA - Roger Federer, Michelle Hunziker, Xenia Tchoumitcheva, Iouri Podladtchikov e Jolanda Neff sono tutti colpevoli di pubblicità occulta sui social. L'accusa arriva dall'associazione svizzerotedesca di protezione dei consumatori (SKS), che ha presentato un reclamo alla Commissione svizzera per la lealtà.

Tuttavia, questi vip elvetici non rischiano multe, precisa la SKS oggi in un comunicato. I cinque sono stati selezionati come esempi: molto influenti su piattaforme come Instagram e Facebook, avrebbero presentato sui loro account prodotti o marchi d'abbigliamento senza indicare la natura pubblicitaria dei contenuti.

L'asso del tennis Federer ad esempio, scrive l'associazione, mostra in un video il logo del suo fornitore di abbigliamento, mentre la Hunziker ha ringraziato diversi negozi per il supporto ricevuto durante un servizio fotografico effettuato dalla stessa conduttrice.

Dal canto suo la Tchoumitcheva, modella e imprenditrice, ha mostrato dei gioielli e Podladtchikov, snowboarder campione olimpico nell'half-pipe, si è fatto fotografare all'ingresso di un negozio di vestiti. Infine la Neff, star della mountain bike, ha diffuso un contenuto su una società di carte di credito.

Data la loro visibilità e l'enorme seguito che hanno sui social, sono tutti considerati influencer, vale a dire personaggi popolari che hanno la capacità di condizionare i consumatori tramite la loro comunicazione in rete. Vengono pertanto spesso utilizzati dalle aziende nell'ambito delle loro strategie di marketing.

La SKS afferma di attendere con curiosità il parere della commissione per la lealtà su questi casi. Le norme svizzere sono comunque molto meno severe rispetto a quelle dei Paesi limitrofi. La commissione si attiva solo se sollecitata da un reclamo e non può perseguire con sanzioni influencer e aziende. Al massimo, ci si può aspettare un ammonimento.

Con questa mossa, l'associazione a tutela dei consumatori punta a garantire che la pubblicità sui social sia meglio contrassegnata e che le regole siano seguite anche dagli influencer con cassa di risonanza limitata.

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