La richiesta, che non è una prima in Svizzera, arriva da Basilea ed è pensata per proteggere bimbi e bimbe che oggi sono saturi. Ma non tutti sono d'accordo
BASILEA - Fra scuola, attività extrascolastiche e compiti anche gli studenti delle elementari sono sempre più stressati.
La goccia che farebbe traboccare il vaso, stando agli esperti, sarebbero proprio gli esercizi dati a casa. A lanciare l'allarme è il Centro di assistenza didattica di Basilea (Fabe) che ha notato un'impennata di richieste di supporto.
«Se i maestri smettessero di dare compiti, la pressione sulle spalle dei giovani che studiano diminuirebbe in maniera importante. Così come sulle famiglie: non tutte sono in grado di aiutare a svolgerli», conferma Reto Meier del Fabe.
Questo sarebbe necessario perché oggi ragazze e ragazzi «fra le lezioni di musica e allenamenti sportivi, non riescono praticamente più a stare con la famiglia».
L'idea di rimuovere gli esercizi a casa non è nuova, già a Kriens (LU) si era deciso di lasciarli perdere in favore di una vita più equilibrati per gli allievi: «Dobbiamo chiederci, quanto possiamo chiedere loro di quel poco, ma importantissimo, tempo libero?», aveva domandato il direttore della scuola alla Luzerner Zeitung.
L'idea però non fa impazzire le autorità cantonali ed è controversa anche all'interno del corpo docenti: «In alcune materie, penso a tedesco, si chiede poi solo di leggere a casa un libro», commenta il rettore elementare Dieter Baur.
Inoltre, imparare a gestire il lavoro a casa è una competenza che risulterà utile in futuro – alle medie e superiori – per avvicinarsi allo studio a casa in vista di prove scritte. Secondo Baur comunque anche eccedere, sotterrando gli allievi con pagine di esercizi monotoni è sbagliato: «la soluzione sta nel buonsenso, e nella via di mezzo».