L’Unione dei trasporti pubblici zurighesi ne valuta l'abolizione per guadagnare spazio. L'idea, però, non piace a molti
ZURIGO - La 1a classe sui treni regionali? Inizia a essere messa in discussione a Zurigo, dove l’Unione dei trasporti pubblici zurighesi (Zvv) sta valutando la possibilità di abolire la suddivisione in classi sulla S-Bahn cittadina in vista della messa in funzione di nuovi convogli a partire dal 2030.
L’obiettivo? Rendere il servizio più efficiente. Nella città sulla Limmat così come altrove in Svizzera, infatti, i passeggeri aumentano, ma i treni non possono essere allungati a piacimento. Togliere quel posto di 1a classe su 5 che attualmente esiste sui convogli FFS farebbe guadagnare dello spazio e semplificherebbe l’esercizio.
Al Consiglio di Stato zurighese l’idea non piace: ci sono pendolari che prendono il treno solo perché possono sedersi in 1a classe e pagano di più contribuendo a ridurre il deficit di esercizio. Anche secondo il presidente della sezione zurighese di Pro Bahn, Urs Schaffer, un’abolizione della 1a classe non sarebbe «efficace»: garantirebbe più spazio sui treni, ma priverebbe i pendolari abituati alla classe superiore della quiete che caratterizza quello scompartimento.
Per l’esperto di traffico Rolf Steinegger, l’eliminazione della 1a classe non è «sensata»: «Una decisione del genere avrebbe sicuramente delle conseguenze», mette in guardia. «Chi può permettersi un abbonamento generale di 1a classe può anche permettersi un’auto: se fare il pendolare coi mezzi diventa complicato, può cambiare idea», spiega.
Ma quanto rende la 1a classe?
Le aziende di trasporto svizzere si astengono dal comunicare quanto renda la 1a classe in termini economici. Unica eccezione la fa la Südostbahn, che fa sapere che, nel 2017, il 90% degli introiti è derivato dai passeggeri di 2a classe. Quelli di 1a, tuttavia, spendono in media il 23% in più per chilometro percorso e fanno tragitti più lunghi: mediamente 24,1 km per biglietto contro i 18,8 dei passeggeri di 2a classe.