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GINEVRAQuasi 112 milioni per la "vetrina" internazionale

06.06.19 - 14:33
Il Nazionale ha votato oggi quasi all'unanimità il credito per il periodo 2020-2023
Tipress (archivio)
La somma votata è destinata a rafforzare l'attrattiva della Svizzera quale Stato ospite di organizzazioni internazionali.
La somma votata è destinata a rafforzare l'attrattiva della Svizzera quale Stato ospite di organizzazioni internazionali.
Quasi 112 milioni per la "vetrina" internazionale
Il Nazionale ha votato oggi quasi all'unanimità il credito per il periodo 2020-2023

GINEVRA - La Ginevra internazionale costituisce una vetrina importante per la diplomazia elvetica e per questo deve continuare ad essere sostenuta. Ne è convinto il Consiglio nazionale che oggi ha accolto quasi all'unanimità (185 voti a 2) un credito in tal senso di 111,8 milioni di franchi per il periodo 2020-2023. Il dossier va agli Stati.

La somma, di poco inferiore a quella degli anni 2016-2019 (117,2 milioni), è destinata a rafforzare l'attrattiva della Svizzera quale Stato ospite di organizzazioni internazionali.

Tutti i tentativi dell'UDC di diminuire i finanziamenti alla Ginevra internazionale, come anche quelli della sinistra di ritoccare verso l'alto il credito, sono naufragati così come chiedeva la commissione preparatoria e il consigliere federale Ignazio Cassis.

Nel corso del suo intervento, il ministro ticinese degli affari esteri ha sottolineato l'importanza di avere finanziamenti sufficienti per garantire il buon funzionamento della Ginevra internazionale, consentendole anche di far fronte in futuro a una concorrenza sempre più agguerrita di altri Paesi e città, come Parigi o L'Aia, che vorrebbero attrarre un numero maggiore di organizzazioni internazionali.

Oltre a una spesa di 103,8 milioni di franchi, sono previsti 8 milioni supplementari per finanziare il potenziamento della protezione del perimetro esterno delle sedi delle organizzazioni internazionali.

Nel credito sono anche compresi 3 milioni destinati alla fondazione "Geneva Science and Diplomacy Anticipator". La fondazione sarà presieduta dall'ex "patron" di Nestlé Peter Brabeck e il vicepresidente sarà l'ex presidente del Politecnico federale di Losanna Patrick Aebischer.

La fondazione, istituita dal Consiglio federale, intende fornire alla comunità internazionale uno strumento innovativo e flessibile che catalizzi il lavoro delle organizzazioni internazionali per affrontare rapidamente le tematiche della diplomazia multilaterale del XXI secolo.

L'evoluzione del mondo economico degli ultimi anni è avvenuta così in fretta che la politica ha sempre più difficoltà a seguire, aveva dichiarato lo scorso 20 di febbraio Brabeck alla presentazione ufficiale di questa istituzione da parte di Ignazio Cassis. Insomma, occorre anticipare, disporre di una rete che osserva quello che avviene nei laboratori che consenta di arrivare rapidamente a una regolamentazione.

Il primo triennio di attività della fondazione servirà per riunire gli esperti del mondo della scienza e della politica al fine di individuare i temi da sviluppare. Come ha detto in aula Cassis, si tratta di un triennio sperimentale: solo dopo una valutazione sull'efficacia si deciderà se proseguire o meno.

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