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SAN GALLOGamba tesa sull'attaccante, portiere assolto in appello

04.06.19 - 10:36
In precedenza l'estremo difensore, che aveva ferito un avversario durante un incontro di quarta lega, era stato condannato nell'ottobre 2017 a una pena pecuniaria per lesioni semplici
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Gamba tesa sull'attaccante, portiere assolto in appello
In precedenza l'estremo difensore, che aveva ferito un avversario durante un incontro di quarta lega, era stato condannato nell'ottobre 2017 a una pena pecuniaria per lesioni semplici

SAN GALLO - Il Tribunale cantonale di San Gallo ha assolto, in seconda istanza, un portiere di quarta lega condannato nell'ottobre 2017 a una pena pecuniaria sospesa per lesioni semplici. L'estremo difensore era entrato a gamba tesa sul ginocchio di un avversario durante una partita di calcio nel maggio 2016.

Il violento scontro di gioco era avvenuto durante una partita di quarta lega tra la seconda squadra dell'FC Henau e una compagine di dilettanti dell'FC Wil (Breitensport). L'arbitro, nell'occasione, aveva concesso un rigore e ammonito il portiere - oggi 21enne - del Wil. L'attaccante ferito, immediatamente trasportato all'ospedale, ha dovuto operarsi ed è rimasto in congedo malattia per diversi mesi. In occasione della prima decisione del Tribunale distrettuale di Wil (SG), la mobilità del giocatore era ancora limitata.

In prima istanza, il portiere era stato condannato a una pena pecuniaria sospesa di dieci aliquote giornaliere da 30 franchi. Inoltre, il condannato avrebbe dovuto versare 6000 franchi di indennizzo alla vittima, che a causa delle ferite riportate non potrà più giocare a calcio. Oltre a ciò, i giudici avevano deciso che il giovane doveva versare una cauzione per eventuali spese supplementari.

La sentenza è stata però annullata dal Tribunale cantonale sangallese. Le motivazioni dell'assoluzione non sono tuttavia ancora note.

Rischio di base - Nel corso dell'udienza d'appello, il legale della vittima dello scontro di gioco - che chiedeva un inasprimento della pena - ha parlato di un «attacco di kung-fu» da parte dell'estremo difensore. Secondo l'accusato si è trattato invece di un normale fallo di gioco per evitare di subire una rete. Tali falli e lesioni fanno parte del rischio di base del gioco del calcio, che i giocatori devono accettare, hanno precisato il giovane portiere e il suo legale chiedendo l'assoluzione.

Nel 2017, la Corte di Wil aveva sostenuto che il fallo fosse "una grossolana violazione delle regola di gioco". La sentenza, secondo il giudice, fissava un limite fra durezza autorizzata ed eccessiva.

Il portiere è stato difeso dall'avvocato Lucien Valloni, presidente della Swiss Association of Football Players (SAFP). È molto raro che un fatto di gioco finisca davanti a un tribunale ed eccezionale che si arrivi ad una condanna. Il timore, ha sostenuto Valloni dopo la decisione in prima istanza, è che una sentenza di questo tipo porti a un ondate di denunce nel calcio amatoriale per falli commessi durante le partite.
 
 

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