Con una serie di spot sul web pensati per i 18-30enni, l'esperto: «Una professione che ha perso il prestigio di un tempo»
ZURIGO - «Vuoi fare un affare? Diventa pilota. Il corso di formazione di 22 mesi te lo paghiamo noi», con questi spot – che recentemente appaiono anche online su YouTube e social media – Swiss apre la “caccia” ai giovani piloti.
Che ce ne sia carenza è cosa nota, ma oggi pare che la fame sia più forte che mai: «Come altri settori altamente specializzati in Svizzera ci troviamo a dover sopperire alla mancanza di personale qualificato», ha confermato la portavoce di Swiss Karin Müller a 20 Minuten.
Stando a un recente studio finanziato da Boeing, nei prossimi 20 anni in Europa saranno necessari 146'000 nuovi piloti. In Svizzera si parla di qualcosa come 50-60 piloti l'anno e i nostri standard, conferma anche Müller, sono particolarmente elevati. Eppure per fare domanda non è necessario un lungo percorso di studi: basta un attestato di capacità o una maturità.
«La campagna è rivolta ai giovani di 18-30 anni», spiega la portavoce. Ma quali sono le ragioni di questa disaffezione per il lavoro di pilota? «Diciamo che il prestigio che aveva una volta è un po' svanito», spiega l'esperto di risorse umane Matthias Mölleney, «negli ultimi anni l'immagine chic ed eroica del “capitano dei cieli” è cambiata parecchio».
Fra i motivi: gli orari di lavoro, il carico e anche lo stipendio: «Nei tempi di grassa, e al top della carriera, si poteva arrivare anche a 200'000 franchi l'anno, oggi se si arriva a un terzo in meno di questa cifra si è davvero fortunati».