La ragazzina è stata costretta a prostituirsi e a fare sesso con estranei. È stata drogata e stuprata. Ora è in un istituto per minori, ma non racconta la verità
BERNA - Aveva solo 13 anni quando è stata sedotta. Un uomo l’ha fatta innamorare e poi l’ha costretta ad avere rapporti sessuali con altre persone, ad assumere droghe, a prostituirsi. È stata anche stuprata. È una storia inquietante quella raccontata dalla Berner Zeitung. Parla di una ragazzina appena adolescente vittima di una persona che l’ha distrutta non solo nel fisico, ma anche nell’animo.
La 13enne incontra l’uomo nell’estate del 2016, nel canton Berna. È la prima volta che i suoi genitori le permettono di andare in piscina da sola. Si incontrano altre volte, sempre più spesso. E lui la seduce. Ma i genitori non si accorgono di nulla. «Non abbiamo notato niente - raccontano amareggiati al giornale -. Solo che ogni tanto era triste».
Fino a quando un giorno la ragazza dice di essere stata violentata. Ha paura di rimanere incinta e chiede aiuto alla madre. Ma non rivela nulla, mente per proteggere l’uomo di cui si è innamorata.
Quando la ragazzina va in gita scolastica, però, sua mamma decide di controllarle il cellulare. E rimane scioccata: nelle chat ci sono foto del suo corpo nudo, discorsi legati al sesso e alle perversioni di sua figlia.
È a quel punto che si rende conto che la sua bambina è rimasta vittima di un “loverboy”: uomini che adescano delle ragazze con mille lusinghe, le convincono di essere innamorati di loro e le costringono a fare sesso con altri uomini filmandosi. All’inizio il “loverboy” è il principe dei sogni, è comprensivo, fa loro regali. Il suo comportamento, però, cambia in fretta. Rende metodicamente la vittima dipendente da lui e la isola sempre di più dagli amici e dalla famiglia. Una volta raggiunta la dipendenza emotiva, può chiederle praticamente tutto: pratiche sessuali hardcore, sesso con i suoi “amici”, che in realtà sono clienti paganti o produttori di film porno. A quel punto diventa un protettore, un pappone.
E così è accaduto anche alla 13enne del canton Berna. L’uomo l’ha drogata, l’ha portata da altre persone, l’ha stuprata e l’ha costretta a prostituirsi. Una volta si è svegliata in un bosco, era stata picchiata e violentata. Ma ha chiamato ancora lui per chiedergli aiuto.
Quando i genitori si sono resi conto della situazione, hanno avvertito il centro di consulenza e segnalazione svizzero contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale ACT212. La 13enne è stata portata in un posto sicuro, accolta all’interno di un istituto minorile.
Ma la ragazza continua a proteggere l’uomo che le ha rovinato la vita, in piena sudditanza psicologica. I genitori sperano che un sostegno psicologico possa aiutarla a capire quello che ha subito e a superare un giorno il trauma.