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SVIZZERAAdescata a 13 anni, diventa vittima di un pappone. E lo protegge

15.05.19 - 11:02
La ragazzina è stata costretta a prostituirsi e a fare sesso con estranei. È stata drogata e stuprata. Ora è in un istituto per minori, ma non racconta la verità
Depositphotos - foto d'archivio
Adescata a 13 anni, diventa vittima di un pappone. E lo protegge
La ragazzina è stata costretta a prostituirsi e a fare sesso con estranei. È stata drogata e stuprata. Ora è in un istituto per minori, ma non racconta la verità

BERNA - Aveva solo 13 anni quando è stata sedotta. Un uomo l’ha fatta innamorare e poi l’ha costretta ad avere rapporti sessuali con altre persone, ad assumere droghe, a prostituirsi. È stata anche stuprata. È una storia inquietante quella raccontata dalla Berner Zeitung. Parla di una ragazzina appena adolescente vittima di una persona che l’ha distrutta non solo nel fisico, ma anche nell’animo.

La 13enne incontra l’uomo nell’estate del 2016, nel canton Berna. È la prima volta che i suoi genitori le permettono di andare in piscina da sola. Si incontrano altre volte, sempre più spesso. E lui la seduce. Ma i genitori non si accorgono di nulla. «Non abbiamo notato niente - raccontano amareggiati al giornale -. Solo che ogni tanto era triste».

Fino a quando un giorno la ragazza dice di essere stata violentata. Ha paura di rimanere incinta e chiede aiuto alla madre. Ma non rivela nulla, mente per proteggere l’uomo di cui si è innamorata.

Quando la ragazzina va in gita scolastica, però, sua mamma decide di controllarle il cellulare. E rimane scioccata: nelle chat ci sono foto del suo corpo nudo, discorsi legati al sesso e alle perversioni di sua figlia.

È a quel punto che si rende conto che la sua bambina è rimasta vittima di un “loverboy”: uomini che adescano delle ragazze con mille lusinghe, le convincono di essere innamorati di loro e le costringono a fare sesso con altri uomini filmandosi. All’inizio il “loverboy” è il principe dei sogni, è comprensivo, fa loro regali. Il suo comportamento, però, cambia in fretta. Rende metodicamente la vittima dipendente da lui e la isola sempre di più dagli amici e dalla famiglia. Una volta raggiunta la dipendenza emotiva, può chiederle praticamente tutto: pratiche sessuali hardcore, sesso con i suoi “amici”, che in realtà sono clienti paganti o produttori di film porno. A quel punto diventa un protettore, un pappone.

E così è accaduto anche alla 13enne del canton Berna. L’uomo l’ha drogata, l’ha portata da altre persone, l’ha stuprata e l’ha costretta a prostituirsi. Una volta si è svegliata in un bosco, era stata picchiata e violentata. Ma ha chiamato ancora lui per chiedergli aiuto.

Quando i genitori si sono resi conto della situazione, hanno avvertito il centro di consulenza e segnalazione svizzero contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale ACT212. La 13enne è stata portata in un posto sicuro, accolta all’interno di un istituto minorile.

Ma la ragazza continua a proteggere l’uomo che le ha rovinato la vita, in piena sudditanza psicologica. I genitori sperano che un sostegno psicologico possa aiutarla a capire quello che ha subito e a superare un giorno il trauma.

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COMMENTI
 

volabas 4 anni fa su tio
il tuo è un commento; quindi deduco tu sappia la versione di questi pargoletti innocenti

matteo2006 4 anni fa su tio
Aprite il blog qui ma non per il progetto pilota del CF con i rifugiati? Certi argomenti meglio non commentarli.

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
E su quella donna insultata a Lugano da tre "pivelli" e denunciata da uno dei genitori ? Un articolo che meritava qualche commento su come certi "pargoletti" crescono e non si capisce perché <;-))))

lo spiaggiato 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Prima di commentare bisognerebbe sentire la versione dei ragazzi... :-))))

volabas 4 anni fa su tio
e poi la madre ha visto le conversazioni al cellulare, quindi presumo si sappia chi sia; quindi fuori il nome in pubblico, e poi una visita al tipo la si puo' sempre fare, altrimenti continuate con il pietismo e buonismo

pulp 4 anni fa su tio
Forse ci si dovrebbe anche interrogare sullo stato sociale di certi adolescenti, che fondamentalmente non hanno dei veri rapporti sociali, fatti di amici e conoscenti ma solo di nicknames o comunque persone virtuali che frequentano sui "social" che di sociale non hanno proprio nulla.

Maxy70 4 anni fa su tio
Con la dovuta delicatezza e da parte di persone QUALIFICATE, é un caso che andrebbe presentato nelle scuole, quale sensibilizzazione per gli / le adolescenti.

matteo2006 4 anni fa su tio
Ora spiegatemi il senso che può avere questo blog? vi pare il caso di aprire i commenti per questo articolo quando non si apre per altri articoli del calibro "Zone 30 per la qualità di vita del borgo" per esempio? Lasciate sfogare la gente sul cartello 30 e il municipale che lo vuole mettere non so una ragazza 13enne e la sua famiglia!

negang 4 anni fa su tio
A 13 anni non e' colpa della ragazza ! Il tipo andrebbe internato in modo che lavori per risarcire a vita la poveretta alla quale nessuno potrà' mai restituire il periodo da teen ager che non ha vissuto oltre allo schifo subito.

SosPettOso 4 anni fa su tio
Per andare a cacciarsi in un incubo simile, la sua precedente realtà non doveva certo essere un sogno.

moma 4 anni fa su tio
Si pena di morte, subito e senza processi. Ma i genitori? Loro sono anche responsabili e come lo sono.

jena 4 anni fa su tio
una sola soluzione ... pena di morte !!!
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