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BASILEA CAMPAGNAIl bimbo ha il diabete, ma l’asilo si rifiuta di curarlo

13.05.19 - 21:46
La direzione non vuole che i maestri misurino l’insulina nel sangue di Noah e impostino la pompa insulinica. Anche se basterebbe seguire una breve formazione in ospedale
Keystone - foto d'archivio
Il bimbo ha il diabete, ma l’asilo si rifiuta di curarlo
La direzione non vuole che i maestri misurino l’insulina nel sangue di Noah e impostino la pompa insulinica. Anche se basterebbe seguire una breve formazione in ospedale

MUTTENZ - Noah ha cinque anni. Ha il diabete e prima di ogni pasto ha bisogno di un controllo dei valori di insulina nel sangue e l’impostazione della pompa insulinica affinché gli somministri la giusta quantità. Quando andava al nido, erano gli educatori a occuparsene, ma ora che va all’asilo questo non è più possibile. La direzione di Muttenz, infatti, non vuole che i maestri si prendano questa responsabilità.

I genitori di Noah - che si sono rivolti a bz Basel - non se l’aspettavano. Attualmente è il servizio di Kinderspitex che utilizza il pungidito sul bambino, nella visita quotidiana all’asilo. Ma per i genitori di Noah non è sufficiente: «Se è ipoglicemico, bisogna intervenire immediatamente», spiega suo padre. Inoltre, quelle visite giornaliere fanno sentire il bimbo “malato”, e lo fanno percepire come tale agli occhi dei suoi compagni.

In realtà, formare i maestri ad avere a che fare con bambini diabetici non comporterebbe un impegno eccessivo. Il Kinderspital universitario di Basilea offre una formazione supplementare agli insegnanti. Il primo passo è «diminuire i timori», per poi «favorire la collaborazione tra famiglia e insegnanti».

La direzione scolastica di Muttenz, però, non è d’accordo. Ritiene che solo personale medico specializzato possa occuparsi di certe mansioni. E teme che per seguire Noah, i maestri finirebbero per trascurare gli altri bambini. Soprattutto, non vuole assumersi la responsabilità. Quindi, passa la palla al Cantone, che dovrebbe «prevedere regole chiare e precise».

E il Dipartimento dell’educazione una risposta la fornisce. «Una scuola non può essere obbligata a prendersi cura della salute di un bimbo diabetico, ma non è neppure vietato - come riferisce bz Basel -. Bisogna decidere caso per caso, a seconda dell’atteggiamento e della volontà dell’insegnante».

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