I risultati di un esperimento condotto dai politecnici di Losanna e Milano aprono nuove opportunità negli ambiti medico e tecnologico
LOSANNA - Memorie più efficienti per i computer, terapie antitumorali sempre più selettive e strumenti migliori per la crittografia quantistica. Sono alcune delle applicazioni dell'esperimento che, per la prima volta grazie alla luce, è riuscito a controllare in laboratorio il movimento degli elettroni per ottenere microscopici vortici.
Pubblicato sulla rivista Nature Materials, il risultato è coordinato dall'italiano Fabrizio Carbone, che lavora al Politecnico Federale di Losanna. Alla ricerca hanno collaborato anche il Politecnico di Milano e l'Istituto di Nanoscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
I ricercatori sono riusciti a creare vortici di elettroni grazie alla luce che, come la griglia del tombino di un lavandino, consente di generare e plasmare minuscoli vortici in modo da poterne controllare il movimento.
«Con fasci di luce è possibile così creare nelle particelle cariche caratteristiche che non hanno in natura, come i vortici», ha detto Carbone all'Agenzia di stampa italiana ANSA. «Controllando questi movimenti a spirale, possiamo non solo comprendere meglio le proprietà della materia a livello fondamentale, ma - ha aggiunto - mettere a punto anche nuove applicazioni pratiche. Sia in medicina, nell'adroterapia anticancro, che nei computer del futuro, quelli quantistici, più sicuri e con migliori prestazioni di calcolo».