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SVIZZERACondannato per pedofilia in Cambogia, voleva l'assistenza sociale

07.05.19 - 12:24
Il DFAE ha indagato ed è risultato che il 72enne non era in indigenza, ma aveva in gestione un hotel in attività. Il Tribunale amministrativo federale ha respinto il ricorso
TiPress - foto d'archivio
Condannato per pedofilia in Cambogia, voleva l'assistenza sociale
Il DFAE ha indagato ed è risultato che il 72enne non era in indigenza, ma aveva in gestione un hotel in attività. Il Tribunale amministrativo federale ha respinto il ricorso

SAN GALLO - Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha agito correttamente rifiutando l'aiuto sociale a uno svizzero all'estero condannato per pedofilia. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il ricorso dell'interessato.

L'uomo, che vive da 28 anni in Cambogia, aveva chiesto l'assistenza dopo aver scontato la sua pena in prigione. La domanda era giustificata dal fatto che, proprio a causa della sua condanna, non era in grado di trovare lavoro.

Il DFAE ha però giudicato che non vi fossero le condizioni per approvare la richiesta. Secondo le indagini risulta infatti che l'uomo - un 72enne - non sia in indigenza, ma che abbia in gestione un hotel in attività.

Inoltre, l'uomo non sarebbe in regola con i permessi di soggiorno all'estero. Secondo il dossier, avrebbe dovuto essere espulso dalla Cambogia nel 2014. A causa di un ricorso, la misura è ancora pendente.

La sentenza del TAF non è definitiva e può essere impugnata al Tribunale federale.

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