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VALLESEGrave caso di dumping a Martigny

17.04.19 - 14:23
L'azienda Adatis è finita sotto la lente di Unia: «Alcuni impiegati riceverebbero una paga oraria di 16.30 franchi contro i 22.75 previsti dal ccl»
Tipress (archivio)
La ditta si difende: «Rispettiamo la legge».
La ditta si difende: «Rispettiamo la legge».
Grave caso di dumping a Martigny
L'azienda Adatis è finita sotto la lente di Unia: «Alcuni impiegati riceverebbero una paga oraria di 16.30 franchi contro i 22.75 previsti dal ccl»

SION - La sezione vallesana di Unia denuncia un grave caso di dumping salariale presso Adatis, azienda produttrice di pezzi di ricambio per automobili con sede a Martigny (VS): una decina di impiegati, principalmente donne, sulla sessantina che conta la società, riceverebbero una paga oraria di 16,30 franchi, contro i 22,75 previsti dal ccl.

Abbiamo incontrato la direzione a fine gennaio ma l'impresa si è rifiutata di adattare i salari, per questo motivo abbiamo deciso di informare la stampa, ha affermato in una conferenza stampa Blaise Carron di Unia.

Un membro della direzione di Adatis, contattato da Keystone-ATS, non ha negato l'esistenza di questi salari. Questi indica però che l'impresa non sottostà alla convezione collettiva di lavoro in vigore nel settore dell'industria delle macchine e che pertanto, anche considerando che in Vallese non c'è un salario minimo legale, tutto è regolare: «Rispettiamo la legge», afferma.
 
 

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COMMENTI
 

TI.CH 4 anni fa su tio
Tagliate le paghe ai dirigenti! Vedrete che magari cambieranno idea una volta che hanno un bel po' meno di soldi.

roma 4 anni fa su tio
...con l'accordo quadro questi casi gravi diverranno la normalità.

Galium 4 anni fa su tio
Risposta a roma
Qui l'accordo quadro non c'entra proprio nulla. Si tratta di puro sfruttamento da parte di chi approfitta del fatto che non esistono convenzioni collettive di lavoro, o che, se esistono, non vengono fatte rispettare

MIM 4 anni fa su tio
Risposta a roma
Esatto. La protezione dei dipendenti e dei salari minimi saranno dettati da Bruxelles.

MIM 4 anni fa su tio
Risposta a Galium
No Galium. In questo caso non esiste CLL, e la libera circolazione permette questi casi. Prima dell'avvento di questa libera circolazione, un permesso non veniva rilasciato se lo stipendio non fosse stato uguale a quello di un residente. Si è passati dall'assumere frontalieri per necessità all'assumerli per convenienza. Questo passaggio è concesso dalla libera circolazione. Vediamo di restare con i piedi per terra prima di accusare.

Galium 4 anni fa su tio
Risposta a MIM
Hai letto bene l'articolo? Non si parla di frontalieri o stranieri. È sfruttamento e basta. Se ci fosse un contratto collettivo uguale per tutti, come avviene in molti paesi, ciò non avverrebbe. Evidentemente in Vallese non vogliono pregiudicare i profitti delle aziende

MIM 4 anni fa su tio
Risposta a Galium
Non sono frontalieri? Se vuoi possiamo scommetterci
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