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SVIZZERACaso Stoffel, un commissario fiscale deve ricusarsi

16.04.19 - 14:49
L'imprenditore grigionese aveva chiesto la ricusazione dei funzionari dopo un articolo della Handelszeitung del novembre 2016 che aveva rivelato le procedure penali in corso
Keystone - foto d'archivio
Caso Stoffel, un commissario fiscale deve ricusarsi
L'imprenditore grigionese aveva chiesto la ricusazione dei funzionari dopo un articolo della Handelszeitung del novembre 2016 che aveva rivelato le procedure penali in corso

LOSANNA - Il commissario fiscale zurighese che ha denunciato l'imprenditore grigionese Remo Stoffel, proprietario tra l'altro delle terme di Vals (GR), deve ricusarsi in due procedimenti per sottrazione d'imposta. Il Tribunale federale (TF) dà così in parte ragione a Stoffel.

I due procedimenti riguardano gli esercizi dal 2005 al 2008 delle due società dell'imprenditore grigionese Priora Immobilien e Priora Airport Immobilien. In una sentenza pubblicata oggi il Tribunale federale rileva che il commissario si era già fatto un'opinione molto definita quando aveva depositato le denunce penali nell'ottobre 2016. In queste condizioni non può essere considerato imparziale per il seguito dell'istruttoria.

I giudici di Mon Repos hanno quindi annullato le decisioni che ha preso nell'ambito dei procedimenti penali. I dossier sono rinviati all'Ufficio delle contribuzioni del cantone di Zurigo che dovrà attribuirli a un altro funzionario. Le richieste di ricusazione depositate da Remo Stoffel contro altri due commissari sono state respinte.

L'imprenditore grigionese aveva chiesto la ricusazione dei funzionari dopo un articolo della Handelszeitung del novembre 2016 che aveva rivelato le procedure penali in corso. Stoffel aveva argomentato che questo articolo si basava su informazioni risultanti dalla violazione del segreto d'ufficio da parte di almeno una persona.

La giustizia non ha confermato questo punto di vista. Oltre al commissario in carica, altre persone erano in effetti informate delle indagini.

Come indicano le due sentenze rese dal Tribunale federale, la Divisione affari penali e inchieste dell'Amministrazione federale delle contribuzioni già l'11 febbraio 2014 aveva chiesto che fossero depositate denunce penali per frode fiscale.

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