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SVIZZERA«Pericolo zecche» anche in Ticino

08.04.19 - 15:11
La SUVA ha stillato alcune raccomandazioni per difendersi dalle punture di questi parassiti
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«Pericolo zecche» anche in Ticino
La SUVA ha stillato alcune raccomandazioni per difendersi dalle punture di questi parassiti

BERNA - Con la primavera comincia anche la stagione delle zecche. Per prevenire la morsicatura di questi parassiti (ogni anno ne vengono notificate quasi 10'000) la SUVA ha stilato alcune raccomandazioni o semplici precauzioni che valgono anche per il Ticino. Nel nostro Cantone infatti «le zecche non trasmettono ancora la meningo-encefalite, per fortuna, ma il rischio è di contrarre la borelliosi che è altrettanto spiacevole» precisa il medico cantonale Giorgio Merlani.

L'ex Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni consiglia di evitare la vegetazione folta, la sterpaglia e il sottobosco quando si fanno passeggiate nei cantoni elvetici. Inoltre, si invita ad indossare abiti chiusi di colore chiaro e ad usare un prodotto repellente da spruzzare su pelle e abiti nei boschi o quando si sta in giardino.

Al rientro a casa da una passeggiata si raccomanda di fare un attento esame visivo alla ricerca di eventuali zecche. Se se ne individua una sul corpo, occorre rimuoverla subito con una pinzetta appuntita o con le speciali pinze per le zecche.

La SUVA ricorda anche che dal punto di vista assicurativo, le punture di zecca sono considerate alla stessa stregua di un infortunio. Complessivamente questi parassiti provocano costi annui pari a circa 11,6 milioni di franchi. Nella maggior parte dei casi (4'900) le persone vengono morse nel tempo libero, ossia durante una passeggiata o in viaggio.

Stando alla SUVA, è invece piuttosto raro che una persona venga morsa da una zecca sul lavoro, ma alcune categorie professionali, come i selvicoltori, sono sottoposte a un rischio notevolmente superiore. Per maggiori informazioni sul tema l'ex Istituto nazionale di assicurazione contro gli infortuni rimanda al suo opuscolo informativo "Attenzione zecche!" nonché al Centro di riferimento nazionale per le malattie trasmesse dalle zecche (CNRT).

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