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GINEVRASimboli religiosi autorizzati in parlamento

04.04.19 - 18:38
La Camera amministrativa della Corte di giustizia ha concesso oggi l'effetto sospensivo a un ricorso dei Verdi
Simboli religiosi autorizzati in parlamento
La Camera amministrativa della Corte di giustizia ha concesso oggi l'effetto sospensivo a un ricorso dei Verdi

GINEVRA - Nel canton Ginevra i simboli religiosi esterni rimangono autorizzati per gli eletti nei parlamenti comunali o nel Gran Consiglio. La Camera amministrativa della Corte di giustizia ha concesso oggi l'effetto sospensivo a un ricorso dei Verdi, che avevano denunciato una disposizione della nuova legge sulla laicità che vieta tali simboli.

La notizia, data da "20 minutes" online, è stata confermata a Keystone-ATS da Nicolas Walder, presidente dei Verdi ginevrini. «La decisione è giusta e equilibrata, poiché questo articolo potrebbe essere infine soppresso», ha aggiunto. I Verdi aspettano ora la decisione della Camera amministrativa sul merito della questione. Secondo Walder l'attesa potrebbe durare diversi mesi.

La nuova legge, promossa in origine dal consigliere di Stato Pierre Maudet e combattuta con ben quattro referendum, è stata approvata il 10 febbraio scorso dai ginevrini con una maggioranza del 55,05%, ma è stata subito contestata con due ricorsi alla giustizia, uno dei Verdi, l'altro del Réseau évangélique genevois (Rete evangelica ginevrina). A loro avviso essa viola i diritti fondamentali.

Conseguenza diretta dell'effetto sospensivo: Sabine Tiguemounine, deputata Verde nel Consiglio comunale di Meyrin convertitasi alla religione musulmana, potrà continuare a presentarsi in aula con il velo. In un primo tempo aveva deciso di seguire le discussioni dalla tribuna per non doverselo togliere.

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