Sono alcune delle misure al vaglio degli Consiglio federale per rilanciare la sostenibilità stradale, ai Verdi (e non solo) l'idea piace. L'Udc: «È assurdo»
BERNA - Meno parcheggi (e più cari), più zone senz'auto, limiti di velocità più stringenti e benzina più cara. Sono queste le misure proposte da un nuovo studio per la sostenibilità stradale commissionate dall'Uffico federale per lo sviluppo territoriale (Are). L'obiettivo dichiarato è disincentivare gli svizzeri a tirare la propria auto fuori dal garage preferendo piuttosto i mezzi.
Questo perché, malgrado gli ingenti investimenti degli ultimi anni, la quota dei viaggiatori «negli ultimi 10 anni risulta stagnante». Per far sì che la tendenza cambi bisogna quindi agire su due fronti: rendere bus e treni più attraenti e le auto meno: «Per facilitare l'espansione e il rafforzamento del sistema di trasporto pubblico è necessario rendere le alternative meno attraenti, per esempio con limitazioni imposte ai viaggi in auto», riporta il documento.
Eventualità, questa, che piace agli ambientalisti: «In questo modo si pongono le basi per una nuova era del trasporto pubblico», commenta entusiasta il Nazionale dei Verdi Micheal Töngi, «attualmente la questione climatica in parlamento è decisamente trascurata, abbiamo appena deciso di aumentare la capacità delle strade nazionali... È semplicemente sbagliato, in questo modo si incentiva all'uso dell'auto. Il Consiglio federale però deve fornire degli obiettivi, delle percentuali, concreti».
E, soprattutto, le reti dei trasporti devono seguire di pari passo lo sviluppo territoriale "agganciando" nuove aree di interesse e attrazione in modo efficace. Centri commerciali, uffici, scuole e aree preposte al divertimento e tempo libero «non dovrebbero essere coperte solo quando ormai tutti sono abituati ad arrivarci con la macchina», commenta Martin Candinas parlamentare Cvp e presidente della Litra. Il rincaro di benzina e parcheggi, per lui, deve essere una extrema ratio: «non vogliamo che diventi una "guerra fra mezzi di trasporto"».
Tutte proposte che non piacciono all'Udc: «È assurdo pensare di rendere la guida ancora più costosa», commenta il democentrista Walter Wobmann, «gli automobilisti sono già quelli che pagano di più». Questo però non significa trascurare il pubblico: «Stiamo assistendo a un massiccio aumento della popolazione», spiega Wobmann, «e questo coinvolge tutti i mezzi di trasporto».
«In molti non possono che usare l'auto»
Secondo Christian Laesser, professore di Service Managament all'Uni di San Gallo, l'idea di potenziare e incentivare all'uso dei mezzi è buona: «Attualmente molti svizzeri non possono che utilizzare l'automobile», spiega. Questo perché «è ormai impossibile vivere nei grandi centri perché gli affitti sono alle stelle e la gente "pendola" verso di essi per forza di cose». Per questo motivo misure come i parcheggi più cari non avrebbero un gran senso.