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SVIZZERA«Ehi infermiera, vieni un po' a sdraiarti con me sul lettino...»

07.03.19 - 07:00
Nel settore delle cure le molestie al personale sono all'ordine del giorno. Il racconto di un'infermiera fra oscenità, contatti impropri e paura
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«Ehi infermiera, vieni un po' a sdraiarti con me sul lettino...»
Nel settore delle cure le molestie al personale sono all'ordine del giorno. Il racconto di un'infermiera fra oscenità, contatti impropri e paura

ZURIGO - In ospedale i contatti (anche intimi) sono all'ordine del giorno. Il personale infermieristico, svolgendo le sue mansioni, devono toccare, lavare e passare parecchio tempo con i pazienti. Questa vicinanza, spesso e volentieri, è base per comportamenti impropri.

Un sondaggio fra 3'000 infermiere e infermieri tedeschi svolto dalla rivista Bento svela come almeno 2/3 di loro ha subito qualche forma di molestie sessuali.

E succede regolarmente anche in Svizzera, come conferma il fatto che un opuscoletto sul tema redatto dall'Associazione svizzera infermiere e infermieri (Asi) sia andato letteralmente a ruba. Esaurita la sua prima edizione (100'000 copie), ne è stata stampata una seconda.

Ne sa qualcosa Patty* infermiera d'ospedale, spesso vittima di «commenti ammiccanti e mani allungate là dove non dovrebbero». Come raccontato alla diretta interessata a 20 Minuten una volta un paziente le ha proposto: «Ehi vieni un po' a sdraiarti con me sul lettino, di spazio ce n'è», un altro invece le avrebbe afferrato con forza il sedere «e quando mi sono arrabbiata mi ha detto che non faceva mica sul serio».

Il motivo alla base di questo comportamento? Secondo lei dipende dalla percezione che si ha nella sfera pubblica della professione: «Provate a googlare infermiera, e poi ditemi che immagini escono», spiega Patty. Secondo la guida pratica dell'Asi c'entrano anche le dinamiche di potere e il fatto che il paziente (uomo) sia, di fatto, del tutto dipendente da una figura femminile.

Una formula che per lei funziona è quella di mantenere sin da subito la distanza con l'altro: «Mi presento con il mio cognome, se qualcosa va storto segnalo subito e prontamente l'abuso. Bisogna mettere subito dei paletti, altrimenti si rischia di essere travolte».

*nome noto alla redazione

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