Si potrebbe racchiudere in questa frase il succo di uno studio realizzato da ricercatori di Losanna e Neuchâtel. Sei d'accordo? Rispondi al sondaggio
LOSANNA/NEUCHÂTEL - Non sempre gli opposti si attraggono: negli ultimi anni gli svizzeri tendono più spesso a trovare l'amore all'interno della loro categoria di reddito. È quanto mette in luce uno studio realizzato da ricercatori di Losanna e Neuchâtel e pubblicato nella rivista Social Change in Switzerland.
Omogamia in aumento - Le coppie formate per esempio da persone appartenenti allo stesso ceto o ambito professionale sono definite omogame. L'équipe formata da Laura Ravazzini, Ursina Kuhn e Christian Suter, basandosi su dati statistici fra cui la rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera, ha dimostrato che l'omogamia è aumentata per quanto riguarda il reddito e il livello di formazione.
Posizione sociale un criterio importante - Sia per gli individui a basso reddito sia per quelli ad alto, la probabilità che il partner guadagni uno stipendio simile è cresciuta, viene indicato oggi dalla rivista in un comunicato. La posizione sociale resta dunque un criterio importante nella scelta del proprio compagno, si legge nella nota.
Tra il 1992 e il 2014, la proporzione di coppie in cui entrambi hanno un diploma universitario è passata dal 3% al 13%, mentre la quota di quelle che hanno portato a termine una formazione di grado secondario II (come attestati federali di capacità, maturità liceale e maturità professionale) è scesa dal 36% al 27%. Quelle che hanno finito solo la scuola obbligatoria sono solo l'8%, dato restato stabile.
Gli uomini hanno un livello di educazione superiore rispetto a quello della donna nel 20% dei casi (era il 28% nel '92). Trend opposto per le coppie in cui è la persona di sesso femminile ad aver studiato più del compagno, salite dal 7% al 12%. Gli autori della ricerca fanno notare che quando le donne scelgono un partner con una formazione inferiore, quest'ultimo solitamente ha un salario elevato.
Infine, la proporzione di uomini e donne che abitano soli è rimasta costante a circa un quinto dei nuclei famigliari (prendendo in considerazione chi ha fra i 25 e i 64 anni). La probabilità di vivere in solitaria continua a essere alta per gli uomini a basso reddito, ma per le donne vale il discorso opposto.