Dopo l'acquisizione da parte di Sunrise, i dipendenti di Upc sono preoccupati per possibili licenziamenti in massa: «Non ci hanno informati, è scorretto»
ZURIGO - Mercoledì sera, Sunrise e Upc hanno annunciato che le due società hanno firmato un accordo milardario (si parla di 6,3 miliardi) con il quale Sunrise ha acquistato l'operatore Upc Switzerland di proprietà del colosso britannico Liberty Global.
La notizia, che nei giorni scorsi era stata ventilata da diverse testate elvetiche, ha letteralmente sconvolto i dipendenti di Upc: «Adesso temiamo per il nostro lavoro, potrebbe capitarci di tutto: dai tagli al personale, a quelli salariali fino alle delocalizzazione», racconta Maria M*. da anni nell'azienda e lettrice di 20 Minuten. Questo anche se, secondo i termini di vendita, Sunrise sarebbe tenuta a mantenere gli attuali contratti in vigore.
Cosa succederà nei prossimi mesi, però, resta assolutamente poco chiaro, come confermato anche da Syndicom. Sunrise, a quanto pare, ha già lasciato intendere che potrebbero verificarsi dei tagli nei settori amministrativi e gestionali ritenuti ridondanti. Le preoccupazioni di Maria e dei suoi colleghi sarebbero quindi ben fondate.
Ma che ne sapevano i dipendenti dell'accordo? Nulla o quasi, pare: «Nei corridoi le voci ufficiose giravano, ma nessuno pensava ci fosse del vero e che venisse concluso qualcosa... Non ci hanno informato e hanno concluso il tutto a nostra insaputa. Non abbiamo potuto organizzarci né premunirci, questo è molto scorretto», conclude la donna.
Upc, dal canto suo, sottolinea che tutti i dipendenti sono stati informati dell'acquisizione con un comunicato ufficiale dell'amministratore delegato Severina Pascu. L'email è stata recapitata nella serata di mercoledì in quanto, da società quotata in borsa, non era tenuta a farlo fino a firma vergata.