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Ecco perché non telefoniamo più

SVIZZERAEcco perché non telefoniamo più

24.02.19 - 20:10
Un giovane su tre già non lo fa più, preferiamo i messaggini (pure vocali). È un segno dei tempi che cambiano: «Oggi si chiama solo per le cose davvero importanti»
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Ecco perché non telefoniamo più
Un giovane su tre già non lo fa più, preferiamo i messaggini (pure vocali). È un segno dei tempi che cambiano: «Oggi si chiama solo per le cose davvero importanti»

ZURIGO - Dita che tremano mentre si compone il numero, nodo allo stomaco e sudori freddi: stando ad un recente articolo apparso su Zeitjung la sindrome di "paura da chiamata" è davvero molto diffusa.

Piuttosto che telefonare, infatti, oggi si preferisce inviare un messaggio di testo, un'email o un messaggio vocale. Ed è una cosa comune soprattutto fra i giovani.

Un 12-19enne su tre, infatti, usa raramente (o non usa mai) il suo smartphone per effettuare chiamare come dimostra un recente studio dell'Università di scienze applicate di Zurigo (Zhaw). Un risultato che Michael In Albon di Swisscom definisce «impressionante», aggiungendo «in fin dei conti è la funzione principale di un telefono cellulare!»

Ma perché non chiamiamo più? Secondo Philippe Wampfler docente di didattica all'Università di Zurigo ed esperto di nuovi media, è perché le attuali generazioni hanno iniziato a socializzare con gli altri proprio attraverso i media digitali: «Per questo non c'è tutto questo entusiasmo quando si tratta di fare una chiamata», conferma. 

Questo perché il messaggiare è un'alternativa più semplice: «I messaggini vengono scritti più velocemente e, in caso di comunicazioni scomode, non è necessario sentire subito la risposta dell'altra parte», commenta Wampfler.

Anche i messaggi vocali, in questo senso, aiutano a "prendere tempo", distanziandosi dall'interlocutore: «Offrono un certo grado di libertà e possono essere registrati con i propri tempi e pensandoci bene».

La telefonata, quindi, sparirà? Non ne sono convinti gli esperti: «Diciamo che si "traslerà" e verrà utilizzata in maniera diversa per comunicazioni più importanti:  per scambi più intimi, con parenti o partner, oppure per questioni private di una certa importanza, come quelle lavorative».

E per chi ha la "telefonofobia"?

«Solitamente chi ha paura di chiamare è preccupato dal fatto di non saper interpretare bene le reazioni dell'interlocutore oppure di dire qualcosa di sbagliato e non "potersi più correggere" in tempo», spiega Sebastian Olbrich, vicedirettore del Centro di psicologia sociale dell'Ospedale universitario di Zurigo.

«Un buon consiglio è quello di prepararsi bene prima, pensare a tutte le possibili conseguenze di una conversazione (le migliori e le peggiori). Dopo ogni chiamata effettuata, valutare come è andata e pensare come migliorare. È una cosa che bisogna affrontare, però si può migliorare rapidamente», conclude.

 

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