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SVIZZERAChiusa la missione a Hebron, Cassis risponde alle accuse

01.02.19 - 21:19
Il consigliere federale e i suoi omologhi di Svezia, Norvegia, Italia e Turchia hanno deplorato la decisione di Israele di non rinnovare il mandato
Keystone
Chiusa la missione a Hebron, Cassis risponde alle accuse
Il consigliere federale e i suoi omologhi di Svezia, Norvegia, Italia e Turchia hanno deplorato la decisione di Israele di non rinnovare il mandato

BERNA - La Svizzera e altri quattro paesi - Svezia, Norvegia, Italia e Turchia - che impiegano osservatori a Hebron hanno deplorato la decisione odierna di Israele di porre fine alla missione internazionale di osservazione nella città della Cisgiordania. Respinte le accuse di partigianeria.

In una dichiarazione congiunta, il consigliere federale Ignazio Cassis e i suoi omologhi di Svezia, Norvegia, Italia e Turchia temono che la decisione israeliana «possa compromettere uno dei pochi meccanismi istituiti per la risoluzione dei conflitti tra israeliani e palestinesi e quindi avere un impatto negativo sulla situazione».

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato lunedì che il suo paese non avrebbe rinnovato il mandato della Temporary International Presence in Hebron (TIPH), la cui missione è scaduta ieri (deve essere rinnovata ogni sei mesi, n.d.r). «Non permetteremo la presenza costante di una forza internazionale che agisce contro di noi», ha detto.

"Accuse" infondate - Accuse «fermamente» respinte dai cinque ministri. «Tali accuse sono inaccettabili e infondate», scrivono nella loro dichiarazione congiunta pubblicata sul sito web del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Secondo loro, «la TIPH ha adempiuto diligentemente al suo mandato, come richiesto da entrambe le parti, contribuendo così a prevenire la violenza e a promuovere un senso di sicurezza per la popolazione di Hebron».

Rilevando che la situazione nella città rimane «tesa e fragile», i ministri esortano «le parti a compiere progressi verso una soluzione pacifica del conflitto e a risolvere tutte le questioni in sospeso». Solo una soluzione negoziata a due Stati può creare una pace duratura tra le parti, con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza all'interno di confini riconosciuti a livello internazionale.

Nel frattempo, Israele ha «l'obbligo, ai sensi del diritto internazionale, di proteggere la popolazione di Hebron e di altre parti dei Territori palestinesi occupati» e «di garantire che i responsabili di violazioni siano messi di fronte alle loro responsabilità», aggiunge il testo.

Una polveriera - Hebron è la città più grande della Cisgiordania. È spesso descritta come una polveriera dove 600 coloni israeliani protetti da migliaia di soldati, blocchi di cemento e torri di guardia vivono in mezzo a 200 mila Palestinesi.

La TIPH è stata dispiegata nell'ambito di un accordo israelo-palestinese concluso dopo il massacro del febbraio 1994 da parte di un colono israeliano di 29 palestinesi in preghiera nella Tomba dei Patriarchi, luogo sacro sia per ebrei che per musulmani. Il mandato della TIPH deve essere rinnovato ogni sei mesi.

Il compito principale di questa missione civile di osservazione è di di individuare e segnalare le violazioni commesse da entrambe le parti. Non è tuttavia autorizzata a intervenire direttamente in caso di incidente.

Vi partecipano una sessantina di osservatori di nazionalità norvegese, svedese, italiana, svizzera e turca. La Confederazione, partecipa alla TIPH dal 1997; negli ultimi anni ha inviato da tre a cinque esperti. Attualmente erano in tre, ha dichiarato il DFAE a Keystone-ATS.

Donna svizzera uccisa - Nella loro dichiarazione congiunta, i cinque ministri rendono omaggio a tutti coloro che hanno prestato servizio nella TIPH negli ultimi 22 anni, «spesso in circostanze difficili». In particolare, ricordano la vodese Catherine Berruex e la cittadina turca Cengiz Toytunç, uccise nel 2002 nell'esercizio delle loro funzioni.

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COMMENTI
 

vulpus 5 anni fa su tio
Sembra evidente che non è farina del suo sacco. Che questa missione parteggiasse per i palestinesi ,bisognerebbe chiederlo a chi vive laggiù.Dà un pò l'impressione che sia stata una missione di facciata, visto l'inconsistenza del personale presente e i compiti che svolgeva. 200000 abitanti e un esercito a difendere 600 persone.<

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Di sicuro credo di più al nostro Ignazio che al Netagnao...

marco17 5 anni fa su tio
Cassis, il peggior consigliere federale di tutti i tempi. Spero non venga rieletto in dicembre.

frameofmind 5 anni fa su tio
Ed ecco che puntualmente i nostri assidui commentatori del non va mai bene niente ignorano palesemente che si tratta di una dichiarazione congiunta con altri 4 paesi e che non è solo farina del sacco di Cassis. Idem per la situazione venutasi a creare. Quell'osservatorio non l'ha creato lui, non l'ha chiuso lui e non era gestito unicamente da lui. Però è colpa sua, sia chiaro. Che sia un ministro criticabile per tante cose non si discute, ma qua rasentate il ridicolo.

Fran 5 anni fa su tio
Un po alla volta cascano anche gli svizzer tudesc dal mirtillo. Cassis. Ha più carisma il mio mignolo del.piede destro. #cassischeflop ;-). Pora, pora Svizzera 0.0

LAMIA 5 anni fa su tio
Qualcuno gli ha fatto capire indirettamente che non si può tenere il piede in due scarpe. CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE...
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