Al sondaggio i dipendenti federali hanno dato 8/10 all'identificazione con il datore di lavoro e sono fiera del loro impiego (7,6/10)
BERNA - L'Amministrazione federale può ancora vantare dipendenti motivati e con una grande disponibilità operativa. È quanto si evince dall'inchiesta 2018 concernente il personale, di cui il Consiglio federale è stato informato durante la sua seduta di oggi.
L'analisi del sondaggio relativo all'anno scorso mostra che i salariati presso l'Amministrazione federale sono complessivamente soddisfatti della loro situazione professionale (con un valore medio di 7,1 su 10). Rispetto al 2017 questo dato è rimasto praticamente invariato, indica in un comunicato l'esecutivo.
Il governo giudica particolarmente positivi i risultati ottenuti negli ambiti dell'identificazione con il datore di lavoro e dell'impegno (8). Inoltre, la fierezza nei confronti della propria professione si attesta a un valore di 7,6.
In crescita le valutazioni relative alla salute fisica e psichica: 8,4 contro 8,1 nel 2017. In miglioramento ad esempio anche la conciliabilità tra lavoro e vita privata (passata da 7,1 a 7,3) e la stima verso la direzione (da 6,7 a 6,9), soprattutto per quanto riguarda la fissazione di obiettivi chiari e l'incoraggiamento ai collaboratori ad assumersi responsabilità.
In calo per contro i valori legati alle prospettive professionali. In particolare, l'opportunità percepita di perfezionare le proprie competenze tecniche è scesa in dodici mesi da 7 a 6,5 e quella di avanzamento da 6,3 a 6. Il legame nei confronti dell'Amministrazione federale è pure peggiorato e si attesta ora a 7,7.
Generalmente comunque, secondo il Consiglio federale, i risultati portati alla luce fanno capire in modo chiaro che le iniziative intraprese nel quadro della strategia per il personale 2016-19 danno buoni frutti e devono quindi essere portate avanti. L'inchiesta è stata condotta dal 15 ottobre all'11 novembre su un campione di circa 1500 dipendenti.