È accaduto nel corso di un programma satirico andato in onda sulla rete pubblica il 1. gennaio
ZURIGO - L’obiettivo era quello di anticipare alcuni degli eventi in calendario nell’anno in corso. Per cui, in “Comedy Ausblick 2019”, si è parlato anche di Eurovision Song Contest.
Le fasi finali del concorso canoro, come ben sappiamo, quest’anno si svolgeranno a Tel Aviv. E Anic Lautenschlager, moderatrice 34enne in quegli istanti al microfono, ha parlato di «un evento gay in un Paese ebraico, che si potrebbe anche definire l’incubo di Hitler».
Interpellato da 20 minuten, Roman Heggli, colui alla guida di Pinkcross, ritiene «problematico che sulle frequenze della radio pubblica si facciano battute sconsiderate». E anche se non trova la stessa discriminatoria, auspica, perlomeno, «un po’ più di tatto».
Jonathan Kreutner, segretario generale della Federazione svizzera delle comunità israelite (Fsci), dal canto suo, sostiene che «la satira è consentita in svariate forme, a condizione però che non risulti diffamatoria». E in questo caso, secondo Kreutner, non è accaduto.
Infine, come vedono quanto accaduto in Srf? Secondo Pascal Scherrer, direttore di Srf 3, la battuta della collega non sarebbe nulla di problematico e in linea con il programma satirico andato in onda.