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GRIGIONIUn futuro vivo per l'area del carcere Sennhof

20.12.18 - 16:25
Il penitenziario - che chiuderà nel 2020 - lascerà spazio ad abitazioni, spazi culturali, attività artigianali e un ristorante
Keystone
Un futuro vivo per l'area del carcere Sennhof
Il penitenziario - che chiuderà nel 2020 - lascerà spazio ad abitazioni, spazi culturali, attività artigianali e un ristorante

COIRA - Abitazioni, spazi culturali e per studenti, attività artigianali e un ristorante. Così si presenterà la zona del penitenziario Sennhof di Coira - che chiuderà nel 2020 - dopo la sua trasformazione. Lo annuncia oggi il Governo grigione precisando di aver scelto il progetto "Kontinuum" che prevede investimenti per 20 milioni di franchi.

In una nota, l'esecutivo retico ricorda che l'area è ubicata al margine orientale della città vecchia ed è caratterizzata da un insieme di edifici storici. La torre, il tratto ad arco e gli immobili lungo la Sennhofstrasse verranno conservati.

«Tramite la disposizione della nuova parte edilizia che va a formare un angolo più ampio - precisa ancora il Governo - il cortile assumerà una nuova forma, si apre verso i vigneti e complessivamente sembra più spazioso». Inoltre, fatta eccezione per i fornitori, l'area sarà chiusa al traffico.

Il carcere, ai margini della città, è un complesso di diversi edifici, i più vecchi sorti già nel 1600. La torre rappresenta uno degli ultimi resti delle antiche mura cittadine. Inizialmente le strutture non furono pensate come prigione, ma fungevano da abitazioni e per scopi agricoli.

Successivamente i locali furono adibiti alla produzione di saponi. Solo nel 1817 il Cantone acquistò il complesso immobiliare per farne un penitenziario. Fino al 1995 l'istituto è rimasto sotto la direzione della procura grigionese, la quale ancora oggi possiede uffici all'interno della struttura che, in ogni caso, dovrà presto trasferirsi altrove.

Insieme al penitenziario bernese di Thorberg, il Sennhof è non solo uno degli istituti carcerari più antichi della Svizzera ma anche uno dei più rigidi e severi a livello nazionale: nota per i suoi spazi angusti e troppo stretti, la struttura, con celle di appena 8,5 metri quadri a fronte dei 12 minimi obbligatori per legge, è oggi inadatta.

Tra i più "famosi" carcerati del Sennhof ci furono lo scrittore svizzero, autore di best seller, Erich von Däniken, che in cella scrisse il suo secondo romanzo "Zurück zu den Sternen" (Ritorno alle stelle), e l'ebreo David Frankfurter, il quale, condannato per avere ucciso nel 1936 a Davos Wilhelm Gustloff, capo della sezione svizzera del partito nazista tedesco, trascorse nove anni nel penitenziario prima di essere graziato.

Anche a livello turistico il carcere di Coira gode di una certa fama, essendo tappa fissa e apprezzata delle visite guidate della città. Sennhof smetterà di essere una prigione nel 2020 con la messa in servizio del penitenziario a regime chiuso di Cazis Tignez.

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