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Ventitré parenti delle vittime riceveranno dall'EFA un totale di 1,4 milioni di franchi
BERNA - Ventitré parenti delle vittime dell'amianto riceveranno in totale una indennità di 1,4 milioni di franchi. La fondazione responsabile ha esteso la cerchia di persone che ne hanno diritto e chiama anche gli ambienti economici e industriali a donazioni per alimentare il fondo.
La Fondazione Fondo per le vittime dell'amianto (EFA) è nata il 28 marzo 2017 con un capitale di partenza di 6 milioni di franchi. In occasione della sua ultima riunione, il consiglio di fondazione ha dato il via libera al versamento per 23 famigliari sopravvissuti delle vittime, ha comunicato oggi l'EFA, precisando che saranno informati nei prossimi giorni.
Per la prima volta indennità vanno anche a una cerchia allargata di beneficiari. Si tratta di vittime dirette o di famigliari di persone che hanno contratto un mesotelioma maligno (tumore del peritoneo o della pleura) a causa di una malattia professionale legata all'amianto.
Finora coloro che potevano far valere una indennità erano prevalentemente persone la cui patologia non era riconosciuta come malattia professionale. Si trattava in particolare di appassionati del fai da te o famigliari che hanno per esempio lavato i vestiti contaminati.
Speranza di vita da uno a due anni - La Fondazione conduce una battaglia contro il tempo: una volta che la malattia si è dichiarata non resta spesso più che un anno o due da vivere. Lo scorso giugno, le Camere federali hanno inoltre deciso di prolungare a 20 anni invece di 10 il tempo per far valere il dritto a un indennizzo.
Dalla sua creazione l'EFA ha dato il via libera alle richieste di 33 vittime o famigliari nei quali il mesotelioma non aveva legame diretto con l'ambito professionale. La somma assegnata a questi casi è di 4,4 milioni di franchi. Attualmente sono all'esame 15 altre domande di questa categoria.
La fondazione ha ricevuto promesse di donazioni di 24 milioni di franchi da parte di imprese o associazioni. Fino al 2025 occorreranno circa 100 milioni per coprire i bisogni.
Per questa ragione, l'EFA lancia un appello urgente agli ambienti economici e industriali, che hanno una "chiara responsabilità sociale di fornire questo contributo", secondo il presidente del consiglio di fondazione Urs Berger, citato nel comunicato.
Ogni anno in Svizzera, un mesotelioma maligno viene diagnosticato in circa 120 persone. Ciò è dovuto al fatto che a un certo punto hanno inalato una quantità di fibre di amianto dannose alla salute. Considerato una volta come "fibra miracolo", l'amianto usato nella costruzione soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, è proibito dal 1989. Dal 1971 è stato imposto un valore limite.
